Cronaca

I digiuni e il Long Covid: ore di apprensione per Biagio Conte

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24 Giugno 2022, 20:48

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Sono ore di apprensione, alla Missione ‘Speranza e Carità’. Fratel Biagio non sta bene ed è ricoverato in ospedale. I suoi, quelli che gli stanno accanto da una vita, quelli che, nel corso di più vite, si sono avvicinati al missionario laico offrono sussurri di ansia. Le condizioni di Biagio Conte non sarebbero gravi, ma il suo fisico è fortemente fiaccato. Qualcuno si limita a dire: “E’ spaventosamente magro e molto debole”. Le tante prove affrontate da quel fisico, sorretto da uno spirito indomito, ne hanno incrinato la resistenza. Anche il Covid, contratto dopo Pasqua, si è messo in mezzo. Soprattutto per i postumi.

“Biagio ha affrontato tanti digiuni, dopo l’interruzione dell’ultimo è rientrato in Missione più morto che vivo. Si era ripreso, a Pasqua, poi ha preso il Covid ed è stato soprattutto il Long Covid a farlo soffrire. E’ magro, è debole, ecco perché si è reso necessario il ricovero in ospedale”. Pare di capire che non ci sia stato un evento drammaticamente urgente, ma uno stato complessivo di malessere che ha consigliato l’intervento degli operatori sanitari.

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Nelle prossime ore dovrebbero essere diramate comunicazioni ufficiali sullo stato di salute del fondatore della Missione ‘Speranza e Carità’. Forse ci sarà un bollettino medico, per fare chiarezza. Sondando gli umori: non è piaciuto, ai volontari, che la notizia sia uscita dopo tam tam e bisbigli. Da qui, il riserbo che circonda le condizioni di salute di Fratel Biagio.

Che si è sempre appoggiato ai suoi sandali, al suo spirito indomito, ai suoi occhi azzurri accesi di passione per l’umanità sofferente. Uno slancio che gli ha permesso di dimenticare i limiti di un corpo sia pure abituato alle privazioni. E quel corpo, adesso, ha bussato alla porta dell’anima, come per un promemoria. Sono ore di apprensione e di preghiera. (Roberto Puglisi)

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24 Giugno 2022, 20:48

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