I disastri dopo l’alluvione | Danni e famiglie per strada

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28 Novembre 2016, 13:02

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AGRIGENTO– Ammontano a 110 milioni di euro i danni provocati dall’alluvione che ha colpito la provincia agrigentina venerdì nella zona del saccense. Ribera, Sciacca e Caltabellotta i paesi più colpiti dall’intensa pioggia che ha distrutto i collegamenti stradali, allagato case e negozi e reso inagibili 12 abitazioni, con altrettante famiglie che si ritrovano oggi senza un tetto. Anche i piccoli paesi circostanti hanno dovuto fare i conti con ingenti danni, riguardanti soprattutto i collegamenti interni che hanno subito smottamenti di non poco conto.

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Questa mattina splende il sole nei paesi colpiti, ma le scuole sono rimaste chiuse per le opere di pulizia e di controllo dell’agibilità: nell’istituto “Francesco Crispi” di Ribera un muro di sostegno è crollato a causa della pressione di fango e detriti. Numerose le interruzioni sulla Ss 115, dove da sabato gli operai dell’Anas sono a lavoro per ripulire dal fango le carreggiate, così come quelle delle strade provinciali interne, alcune delle quali rese impercorribili. Intanto a Sciacca, in contrada Muciare, continuano ancora le ricerche di Vincenzo Bono, il sessantenne agricoltore del quale non si hanno notizie da sabato mattina, con la sua auto che è stata ritrovata accartocciata a pochi metri dalla foce del fiume d’acqua che ha riempito le strade della cittadina saccense, scendendo per la valle verso il mare. Ad essere in ginocchio dopo l’alluvione è anche l’agricoltura, soprattutto a Ribera, paese famoso in tutta la Sicilia per le arance, dove più di metà del raccolto è andato disperso: circa 30 milioni saranno destinati proprio agli agricoltori dei territori del saccense. Tra i piccoli paesi il più colpito è Caltabellotta, dove diverse famiglie oggi si trovano senza un tetto e le strade sono totalmente distrutte per un danno che ammonta, solo nel piccolo paese, a 15 milioni di euro. Dell’alluvione e dei conseguenti danni provocati si parlerà nel consiglio straordinario di Sciacca, giovedì 1 dicembre, convocato per discutere delle decisioni immediate da prendere.

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28 Novembre 2016, 13:02

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