31 Gennaio 2013, 11:55
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PALERMO– “Siamo l’ala sociale, legalitaria e identitaria della coalizione che sostiene Monti. Il nostro partito è vivo e più forte che mai. Se qualche amico ha voluto lasciarci dispiace, noi andiamo avanti”. È un coro univoco a difesa di Futuro e Libertà quello che si leva da Alessandro Aricò, Fabio Granata e Carmelo Briguglio, che stamattina hanno presentato a Palermo i 25 candidati alla Camera per la Sicilia occidentale. Il riferimento agli ‘amici che lasciano’ è a Luigi Gentile e Livio Marrocco, che nei giorni scorsi hanno abbandonato Fli in polemica con i vertici sulla composizione delle liste. “Non credo alle folgorazioni politiche sulla via di Damasco alla vigilia delle candidature. Non hanno credibilità – è il parere del segretario regionale Carmelo Briguglio, secondo dietro a Fini nella Sicilia orientale –. Se ne sono andati non per una questione politica o etico-morale ma perché non hanno apprezzato la loro posizione in lista”. Granata e Aricò saranno rispettivamente secondo e terzo nella lista della Sicilia occidentale. Una coalizione, quella con Monti e il centro moderato, distante dalle scelte fatte in occasione delle regionali di ottobre, quando il partito di Fini aveva abbracciato l’idea autonomista di Grande Sud e Pds. Adesso Miccichè e Lombardo andranno con Berlusconi e Briguglio sottolinea: “Siamo lontani e alternativi a questa destra e a questa sinistra. Sono convinto che sarà un voto politico che premierà chi, come noi, non è mai stato sfiorato da sospetti in termini di legalità. Le nostre liste sono pulite per davvero. Le nostre priorità saranno la lotta alla disoccupazione e al trasformismo politico. In questo senso la Sicilia sta diventando un esempio da non seguire perché frotte di parlamentari eletti con voti di destra e centrodestra sono passate al centrosinistra. Questa è politica con la ‘p’ minuscola, che potrebbe turbare il risultato finale delle elezioni spostando pacchetti di voti. Il centrosinistra può vincere solo così. Accadeva con Lombardo e veniva definito trasformismo, anche ora con Crocetta. Sono sicuro che il voto delle politiche porrà fine al personalismo dei partiti”. Ma anche Fli al Senato si presenta con un nome sul simbolo, quello del premier uscente. “Colpa di una legge elettorale sbagliata – dice Aricò – che prevede al Senato uno sbarramento molto alto, dell’8%. Per questo la scelta del listone Scelta civica. Durante l’ultima legislatura abbiamo provato a cambiare il Porcellum ma Pd e Pdl hanno fermato tutto. Da assessore regionale al Territorio e Ambiente ho lasciato un piano a difesa del suolo e delle nostre coste, a cominciare dalla Scala dei Turchi. È stato bloccato dalla nuova Giunta, e così pure i fondi europei. Al centro del nostro programma c’è lo stop all’abusivismo, basta con le sanatorie selvagge. E poi vogliamo una riforma costituzionale della pressione fiscale e una rimodulazione dell’Imu, specie per chi ha una sola casa”. Per l’ex assessore “è una campagna elettorale anomala, saranno determinanti non solo i social network e la televisione ma anche i classici comizi nelle piazze dei piccoli paesi. La nostra campagna elettorale è molto sobria, non utilizzeremo un euro del finanziamento pubblico ai partiti”.
Granata pone al centro del dibattito politico il grande tema “della lotta alle mafie, all’evasione fiscale e alla corruzione, che drenano enormi risorse pubbliche. Puntiamo sul sostegno a piccole e medie imprese, lavoro dei giovani e una riforma profonda del sistema del credito. Proporremo al presidente Crocetta una conferenza Stato-Regione per una finalizzazione organica dei fondi comunitari per far partire una grande operazione di recupero idrogeologico dell’isola, bonifica industriale e ripristino paesaggistico. Un’operazione che potrebbe creare 50 mila posti di lavoro”. Ma che risultato può ottenere Fli alle elezioni? “Siamo convinti – conclude Granata – che non andremo peggio rispetto alle regionali. In Sicilia possiamo raggiungere il 4,5% o il 5% perché siamo una forza politica fortemente radicata”.
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31 Gennaio 2013, 11:55