04 Giugno 2020, 18:16
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CATANIA – “Vedi, se abbiamo carte piedi piedi, se abbiamo soldi neri…cose in nero…, levali…”. Togliere i fondi neri, fare sparire i soldi che, nel cuore logistico della più grande discarica della Sicilia orientale, venivano lasciati, tranquillamente, in ogni angolo GUARDA LE FOTO DEI SOLDI. Sopra e sotto terra, come in un campo dei miracoli. Le cimici della guardia di Finanza registrano gli ordini del re dei rifiuti Nino Leonardi, mentre è in corso una perquisizione e l’imprenditore non si preoccupa del fatto che potessero venire fuori le magagne del conferimento della monnezza. Il problema sono le centinaia di migliaia di euro in contanti, utilizzati per pagare mazzette, per alimentare un sistema di corruzione che, ancora in questo momento, non è del tutto chiaro agli inquirenti (LEGGI I PARTICOLARI).
È il 28 febbraio del 2019, Nino Leonardi chiama il figlio Giuseppe allarmato: “Vattene a casa, prendi la borsa e la levi, prima che fanno la perquisizione”. Poco dopo le cimici piazzate in un’autovettura registrano un nuovo ordine: “Io c’ho un solo problema, a casa, che c’ho quella busta, piena e la voleva levare da casa!”.
Una busta piena di soldi: “Ci deve essere una busta piena piena che gli dovevo mandare a quello!”, dice Leonardi alla figlia.
Un meccanismo quasi perfetto quello immortalato dai finanzieri, una vera e propria squadra di addetti alle “pulizie”. “Volevo avvisare la zia – insiste Leonardi – che se ne andava all’ufficio a pulire la cassaforte!”.
In questo caso, si trattava di carte riservate da fare sparire. Soldi in ogni angolo. “Vai nella mia stanza – dice Leonardi a un collaboratore – apri i cassetti se sono chiusi e pulisci tutti i cassetti e leva tutte le carte che ci sono, casomai questa busta, cerchi Giuseppe La Spina e gliela dai a lui, gli dice che la nasconde là nel cantiere”.
Ascoltando le intercettazioni, i finanzieri scoprono anche un punto della discarica nel quale erano stati sotterrati 5 barili pieni di soldi: un milione di euro in contanti. Taglio da 50 e 100 euro.
A cosa servivano i soldi? A pagare funzionari pubblici compiacenti di certo, come hanno accertato le indagini. Poi, tra le intercettazioni, si parla di politici. E lì si apre un nuovo file. GUARDA LE FOTO
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04 Giugno 2020, 18:16