18 Settembre 2008, 14:09
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Per le ipotesi di frode processuale sono stati emessi due avvisi di garanzia dal sostituto procuratore Vito Di Giorgio nei confronti dei fratelli Pietro e Vincenzo Franza, ex presidente e responsabile pro tempore della Federazione calcio Messina, la società non iscritta in serie B e retrocessa in serie D. Il provvedimento – si apprende dal sito stadionews – riguarda una causa di lavoro intentata dal medico sociale della squadra Filippo Ricciardi.
Durante la causa la società avrebbe esibito due documenti: nel primo, risalente al 2003, si dichiarava che Ricciardi prestava la sua opera a titolo gratuito; nel secondo, datato 2006, che aveva percepito 500 mila euro, con una firma di quietanza che Ricciardi non avrebbe mai apposto. La Procura ha inoltre aperto un’altra inchiesta per la mancata iscrizione al campionato e sulla convenzione per lo sfruttamento degli stadi.
Il Messina calcio, intanto, interviene sulla vicenda. Il provvedimento emesso dal sostituto procuratore Vito Di Giorgio riguarda una causa di lavoro intentata dall’ex medico sociale del club peloritano Filippo Ricciardi che non riconoscendo come sua la firma apposta sulla liberatoria avrebbe portato in automatico alla emissione degli avvisi. La dichiarazione, risalente al marzo 2006, fu esibita dai Franza, insieme con quelle di tutti gli altri dipendenti e giocatori, per ottenere l’iscrizione del Messina all’ultimo dei tre campionati di serie A. Tramite un comunicato il club peloritano preannuncia l’avvio di una querela per denuncia nei confronti di Ricciardi. Questo il testo della nota: “In riferimento ad alcune inesatte notizie diffuse in data odierna relative agli sviluppi processuali della causa di lavoro intentata da Filippo Ricciardi (che non riconoscendo come proprie alcune firme apposte in diverse liberatorie ha portato all’automatica emissione, da parte della Procura, di due avvisi di garanzia per il reato di falso a carico di Pietro Franza e Vincenzo Franza) contro il F.C. Messina, si informa che gli stessi hanno immediatamente dato mandato ai propri legali rappresentanti di querelare Filippo Ricciardi per calunnia”.“Come noto – continua la nota – Ricciardi ha sempre prestato la sua opera nel F.C. Messina a titolo gratuito, e tale gratuita’ e’ stata nel tempo valicata dalla sottoscrizione da parte dello stesso medico di diverse liberatorie; solo dopo la sua sostituzione come medico sociale, giunta anche a seguito di diversi inconvenienti generati dal settore medico del Messina (tra cui la nota positivita’ al doping da parte del calciatore Marco Zanchi indotta da una cura impropria), Ricciardi ha avviato un contenzioso del lavoro con il Messina da cui discendono gli sviluppi odierni, che nulla hanno a che vedere con le altre vicende societarie. Si precisa inoltre che, per quanto sara’ compito dei giudici preposti stabilire nel corso dell’attivita’ processuale la veridicita’ delle dichiarazioni, in nessuna liberatoria sportiva e’ indicata la cifra del tesserato e che, quindi, ogni dato economico diffuso attraverso le suddette notizie stampa non puo’ che essere il frutto di immaginazione o di fuorvianti informazioni di carattere esclusivamente diffamatorio”.
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18 Settembre 2008, 14:09