12 Novembre 2012, 15:55
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PALERMO – “Le dichiarazioni di Giuseppe Castiglione (“queste persone non rappresentano il mondo giovanile del Pdl”) pubblicate tra ieri e oggi su alcuni organi di informazione, dopo l’assemblea dei giovani del Pdl organizzata sabato pomeriggio a Palermo nella sede del coordinamento regionale, non fanno altro che testimoniare la linea politica fin qui seguita dai vertici del partito in Sicilia, improntata al disinteresse verso la base dei militanti, verso i giovani, verso chi lavora sul territorio”. Lo afferma in una nota Domenico Macchiarella, uno degli organizzatori dell’assemblea autoconvocata di sabato a Palermo.
“Castiglione ha rilasciato dichiarazioni alla stampa senza nemmeno conoscere l’identità dei partecipanti all’assemblea – prosegue -. Ci ha definito ‘persone che hanno una scarsa propensione alla raccolta del consenso’. Saremmo più bravi con le parole, secondo Castiglione, che con i fatti. All’assemblea eravamo in tanti: consiglieri comunali, candidati alle circoscrizioni a Palermo, eletti e non eletti, candidati ai consigli comunali, un sindaco di un comune della provincia di Palermo, tanti militanti impegnati nel mondo universitario e piccoli imprenditori che hanno scommesso prima su Forza Italia e poi sul Pdl, ai quali lo stesso coordinatore regionale aveva chiesto di ‘metterci la faccia’ quando si è trattato di trovare consensi per i candidati al Parlamento europeo o, peggio, quando abbiamo permesso ai ‘nominati’ di andare a sedere in Parlamento raccogliendo il voto sul simbolo del partito”.
“Il sottoscritto, in particolare, nelle ultime due candidature all’ottava circoscrizione, a Palermo, storica roccaforte della sinistra palermitana, ha raccolto quasi mille preferenze. E quest’anno, trovare fiducia sventolando la bandiera del Pdl, è stata una impresa. Ecco chi siamo, onorevole Castiglione – continua Macchiarella -. La posizione del coordinatore regionale, che non dà valore ai malumori espressi nella nostra riunione, alla quale era presente, tra gli altri, Giampiero Cannella, misura la distanza tra i vertici e la base del Pdl. Siamo in attesa che i coordinatori regionali del partito ci dettino la linea del nuovo corso, i contenuti e i programmi necessari ad attrarre l’interesse degli elettori, giovani e meno giovani, per creare aggregazione e partecipazione. Continuando sulla strada fin qui percorsa, ci aspettano solo altre cocenti sconfitte”.
“Siamo fiduciosi nel segretario nazionale, Angelino Alfano, sull’opportunità di non lasciare cadere nel vuoto le istanze di chi rivendica il diritto ad una inversione di tendenza netta e repentina del Pdl, o di quello che sarà il contenitore del centro-destra in Italia. Altrimenti sarà difficile, se non impossibile, discutere del futuro governo del Paese”.
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12 Novembre 2012, 15:55