I lavoratori sul piede di guerra| “Si sospendano gli indagati”

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20 Febbraio 2014, 16:02

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PALERMO – Stop alla privatizzazione di Gh, dimissioni di mezzo cda e dell’amministratore unico Natale Chieppa, sospensione dei manager indagati e delle esternalizzazioni. Nella bufera Gesap, la società che gestisce l’aeroporto Falcon-Borsellino, scoppia la rabbia dei dipendenti che dopo un’infuocata assemblea hanno chiesto alle organizzazioni sindacali di indire immediatamente uno sciopero.

Una presa di posizione durissima, come non se ne vedevano da tempo, che nei fatti interrompe il dialogo con il management dello scalo, nei fatti sfiduciato, e assesta un duro colpo alla Gesap già al centro di indagini per la vicenda degli appalti e nell’occhio del ciclone dopo le inchieste di Livesicilia su stipendi d’oro e consulenze. Un clima reso ancora più incandescente dalla decisione dei lavoratori di bloccare il processo di privatizzazione di Gh, la controllata che cura i servizi di handling, il cui 80 per cento dovrebbe a breve essere messo a bando.

“Il personale – si legge nel verbale redatto al termine dell’assemblea – ha conferito il preciso mandato alle segreterie territoriali e agli rsa delle organizzazioni sindacali aeroportuali di proclamare immediatamente uno sciopero per chiedere il blocco della privatizzazione, le dimissioni di Chieppa, amministratore unico di Gh, e di quei componenti del consiglio di amministrazione “che hanno votato contestualmente e a distanza di breve tempo l’acquisto del 49 per cento delle azioni di Gh Palermo spa e successivamente la vendita dell’80 per cento della stessa società pressoché allo stesso prezzo” (ovvero Dario Colombo e Roberto Helg, ndr).

Ma i lavoratori si sono spinti anche oltre, arrivando a chiedere la sospensione dei manager coinvolti nelle inchieste, il ritiro della convenzione con l’Arnas per i passeggeri a mobilità ridotta e l’internalizzazione dei servizi di parcheggio e manutenzione. “Le organizzazioni si atterrano al mandato dei lavoratori, essendo state anche oggetto di contestazioni per aver cercato di mediare”, commentano i rappresentanti sindacali che nelle prossime ore dovrebbero anche comunicare la data dello sciopero.

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“Al di là delle operazioni di svendita – dice Giorgio Ciaccio del M5s – parliamo di un aeroporto di rilevanza strategica, quindi serve un ragionamento di insieme per tutti gli scali. L’operazione fatta a Trapani dal governo regionale si può ripetere anche a Palermo, ma se ci sono interessi nascosti per la svalutazione dello scalo si rischia di svendere. La Regione prenda in mano le redini dell’infrastruttura che è strategica e gestisca in modo corretto lo scalo. Di vendita se ne potrà parlare dopo averlo rilanciato. A Palermo, proprio per le indagini in corso, serve maggiore attenzione e un attore pubblico come la Regione che faccia da garante”.

“Il dibattito che si è sviluppato attorno alla vicenda Gesap sta, con nostra soddisfazione, evidenziando i punti di criticità che in questi mesi abbiamo evidenziato – dicono i consiglieri comunali di Palermo di Idv Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti – vi sono nella gestione di questi ultimi anni molti punti oscuri che sono oggetto di indagini della magistratura che speriamo producano risultati al più presto; i risultati del management dell’azienda sono molto al di sotto della sufficienza, con criticità non risolte e problemi insoluti, ragioni che avrebbero dovuto produrre un cambiamento del management e un significativo legame degli emolumenti ai risultati raggiunti; bisogna ricapitalizzare e in questo senso è grave che la Provincia di Palermo non abbia ancora provveduto. Noi rimaniamo dell’idea che per il nostro territorio serve una società che gestisca l’aeroporto svincolata da pure logiche di profitto, ma al contrario che si preoccupi di favorire lo sviluppo”.

 

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20 Febbraio 2014, 16:02

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