05 Luglio 2013, 16:13
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PALERMO – “Di fronte ai gravi episodi intimidatori avvenuti di recente a vari colleghi, e da ultimo a Roberto Tartaglia, vogliamo con forza esprimere a lui, come a tutti gli altri, massima ed incondizionata solidarietà, ricordando ancora una volta come ciascuno di noi si consideri diretto destinatario di ogni forma di aggressione rivolta a magistrati dell’ufficio, e come intenda rispondervi con intatta fermezza e determinazione nel quotidiano espletamento dei propri doveri d’ufficio”. Lo affermano in un documento approvato all’unanimità i magistrati della procura della repubblica di Palermo, riuniti in assemblea.
“La nostra assoluta unità e compattezza, nello schierarci accanto ai colleghi vittime di intimidazione, e comunque più esposti, – prosegue la nota – comporta anzitutto il sostegno all’impegno da loro affrontato nel portare avanti faticose e complesse indagini e processi in materia di criminalità mafiosa e di corruzione politico-amministrativa, nelle quali la Procura continua a dare quotidiana prova di azione ferma, efficace ed equilibratà. In particolare la più forte solidarietà dei magistrati è “rivolta ai colleghi impegnati nelle indagini e nel processo della cosiddetta ‘trattativa’, che riguarda pagine ancora assai oscure ed inquietanti della nostra storia nazionale e che, probabilmente a causa di ciò, li ha spesso esposti ad attacchi ingiuriosi e preconcetti”.
“Siamo consapevoli che in questa, come in tutte le vicende più delicate che la Procura di Palermo si trova ad affrontare, l’adempimento scrupoloso del proprio dovere può anche comportare elevati rischi per l’incolumità personale; – conclude la nota – siamo quindi determinati nel sostegno ai colleghi in esse impegnati, consapevoli che la loro maggiore esposizione costituisce diretta ed esclusiva conseguenza dell’avere esercitato la funzione requirente con i connotati di imparzialità, rigore e senso di responsabilità, dettati dalla Carta Costituzionale”.
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05 Luglio 2013, 16:13