18 Maggio 2013, 10:20
3 min di lettura
CATANIA – Si é svolto nell’aula magna del dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Catania, l’evento dedicato a “I mestieri della politica. Storie, attori e tecniche per la gestione del consenso”, una tre giorni di studio organizzata dalla facoltà di scienze politiche con il patrocinio di AIS (Associazione italiana di Sociologia – Sezione di sociologia politica), AICOP (Associazione Italiana Consulenti Politici e Public Affairs), AICP (Associazione Italiana di Comunicazione Politica), ComPol (Quadrimestrale dell’Associazione Italiana di Comunicazione Politica) e FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana).
Docenti universitari, professionisti, giornalisti durante i diversi momenti hanno affrontato il fenomeno della professionalizzazione con l’obiettivo di comprendere l’universo che gravita attorno alla politica e alla gestione delle campagne elettorali. “La finalità – spiega Rossana Sampugnaro, docente di sociologia dei fenomeni politici dell’ateneo catanese e organizzatrice dell’evento- è quella di costruire uno spazio libero di confronto tra studiosi di comunicazione politica e di campagne elettorali e professionisti della “gestione del consenso” (spin doctor, portavoce, sondaggisti, …). Si tratta – prosegue – di una formula inedita per la Sicilia e un tentativo di aprire l’università alle nuove professioni”. Durante il primo panel, intitolato “Lezioni Zero”, i protagonisti della scena sono stati: Mario Grasso, organizzatore dell’evento, Riccardo Rudelli (consulente politico), Luigi Pulvirenti (giornalista e pubblicitario), Francesco Pira (docente dell’Università di Messina), Matteo Albania (consulente politico), Salvo Mica e Salvatore Fallica (formatori di E-ludo).
Nel pomeriggio, una sessione dedicata agli studi sulla professionalizzazione della politica, alla presenza, tra gli altri, della professoressa Franca Roncarolo, vicedirettore della rivista di Comunicazione Politica e a capo di PoliticalCommunicationMonitor (Università di Torino), di Davide Bennato (Università di Catania), di Tommaso Ederoclite (Università di Napoli) e di Giorgia Bulli (Università di Firenze). “Il consulente politico – afferma Rudelli, riportando un concetto filosofico – durante la campagna elettorale, non si preoccupa semplicemente di comunicare qualcosa ma di ricavare l’unicitá di chi parla cosí da costruire < l’unicitá del candidato>”. Un ruolo complesso che presenta molteplici sfaccettature e che non puó procedere in maniera autonoma rispetto all’operato del soggetto politico, di cui si sposa il linguaggio. Inevitabile, quindi, che si instauri un rapporto fiduciario sulla base del quale il portavoce si esprime in modo conforme al pensiero del candidato, ponendosi quale filtro durante tutti i passaggi che compongono l’estenuante campagna elettorale.
“É fondamentale – afferma Luigi Pulvirenti – che vi sia una padronanza di linguaggio ed una condivisione dello stesso. Il portavoce – aggiunge – é il rappresentante del candidato nel senso che parla per nome e per conto di questo all’interno della competizione elettorale, un contesto in continua evoluzione, assumendo a seconda dei casi una duplice posizione, statica o dinamica”. Nel primo caso si tratta, in buona sostanza, di un esercizio privo di creativitá e di prese di posizione, nel secondo caso, invece, pur avvalendosi degli strumenti tipici della comunicazione si forniscono particolari che ne accrescono il peso e rendono piú interessante la notizia. Domani, sabato 18 maggio, con il coordinamento dalla professoressa Vittoria Cuturi (Università di Catania), si terrá un focus sulla città di Catania. Sono previsti gli interventi di Nuccio Molino e Antonio Schilirò (Ufficio stampa del Comune di Catania), di Giovanni Iozzia che ha lavorato con l’ex-sindaco Umberto Scapagnini, di Rosa Tinnirello e di Vincenzo Barbagallo che racconteranno l’esperimento lanciato sui social network per le scorse elezioni regionali siciliane che ha preso il nome di #elesicilia35. L’appuntamento si rinnova, poi, per giorno 24 maggio con un panel di lavori che occuperà l’intera mattinata e che toccherá il tema legato all’uso dei social media nella comunicazione politica. Ospite dell’incontro sará Chris Cepernich, docente di sociologia dell’Università di Torino. “Si tratta di un primo appuntamento dedicato, soprattutto, a chi si avvicina armato di semplice curiosità al mondo della comunicazione e della consulenza politica -sottolinea Mario Grasso – e speriamo che l’evento sia istituzionalizzato”.
Pubblicato il
18 Maggio 2013, 10:20