I moderati in movimento | “L’Altra Italia” per i centristi

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05 Novembre 2019, 20:28

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Se ne parla da un pezzo ma il progetto “L’Altra Italia” di Silvio Berlusconi sembra vicino a partire. “Il Giornale” ha dato notizia della registrazione del nome il 31 ottobre. E secondo il quotidiano vicino ai berlusconiani, il progetto non è quello di cambiare il nome a Forza Italia ma piuttosto quello di federare i vari gruppi di moderati di centrodestra presenti sui territori per affiancarli al partito del Cavaliere e aumentare la massa critica del centro in una coalizione molto sbilanciata sulla destra sovranista. Un progetto, non semplice, che si vorrebbe aprire alla società civile e che mira anche a rintuzzare l’opa lanciata a destra da Italia viva, il movimento di Matteo Renzi.

Il progetto in Sicilia potrebbe trovare terreno fertile. Qui, la pattuglia di moderati centristi non organici a Forza Italia ha un suo peso. Che alle ultime Regionali sfiorò un 15 per cento sommando le due liste di Udc e Popolari-Autonomisti-Idea Sicilia. Certo, erano altri tempi, prima del botto di Matteo Salvini, ma l’area conserva una sua consistenza. E l’interesse per il progetto non manca. “Spero che la notizia sia vera, Berlusconi ne parla da diverso tempo – commenta Mimmo Turano, assessore regionale dell’Udc -. Io penso che sia opportuno che l’area moderata di centro si compatti all’interno del centrodestra”. Un centrodestra che è molto cambiato e che oggi è soprattutto destra: “Sì, sono d’accordo: una ragione in più per consolidare l’aera moderata e far tornare il centrodestra quello che era”, commenta Turano.

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Anche un altro assessore centrista, Roberto Lagalla, guarda con interesse. “E’ una prospettiva che in qualche modo viene evocata da tempo e da più parti. Occorrerà verificare se esiste rispetto al progetto una praticabilità dello stesso”. Curiosità, dunque, ma anche prudenza. “Occorre capire quanto questo che è un buon proposito riesca a coagulare e soprattutto con che tipo di rapporto con l’area moderata di centrodestra”, dice Lagalla. L’area a cui fa riferimento, quella che ha spinto la candidatura di Saverio Romano alle Europee, ha dimostrato in quella competizione di avere ancora un certo seguito elettorale.

D’altronde, solo un paio di giorni fa il presidente della Regione Nello Musumeci aveva parlato al Messaggero di un problema: “Segnalo, pero’, un tema che dovremmo risolvere: non possiamo consegnare l’area centrista né a Renzi né al Pd”. Non è un tema da poco. All’Ars, infatti, com’è noto, il centrodestra ha una maggioranza risicatissima. E la campagna acquisti dei renziani potrebbe sfilare ancora qualche pezzo. Il gruppo dell’Ars secondo indiscrezioni di stampa, è pronto a vedere la luce con i due di Sicilia Futura, D’Agostino e Tamajo, più Luca Sammartino e Giovanni Cafeo. Ma tra i coretggiati ci sarebbero anche Marianna Caronia e Luisa Lantieri.

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05 Novembre 2019, 20:28

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