06 Agosto 2014, 21:18
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PALERMO – Il Comune batte cassa con la cultura. In tempi di magra Palazzo delle Aquile prova a invertire un trend che vede musei e spazi espositivi incassare poco o nulla coprendo con i biglietti solo una minima parte delle spese. La giunta ha così aggiornato le tariffe ferme al 2009 includendo il Pitrè tra quelli che fanno attività commerciale ma escludendo Palazzo delle Aquile, Palazzo Galletti, Palazzo Palagonia e Santa Maria dello Spasimo.
Nel 2012 il gettito è stato di 105mila euro, pari a poco più del 4% delle spese, mentre quello previsto per il 2013 è di 146mila, 98mila per il 2014. A Palermo solo alla Gam e al Pitrè si pagherà il biglietto: 7 euro l’intero e 5 il ridotto, ovvero invariati rispetto a prima. Incasso previsto 51mila euro. I musei potranno però attuare nuove tariffe speciali, in occasioni di particolari iniziative, pari a 2 euro e le Notti dei Musei, previste dal decreto Franceschini, prevedono l’ingresso a 1 euro per un totale, tra le due misure, di un introito previsto di 2mila euro. Altri tremila euro arriveranno da mostre temporanee (contro i 500 euro del 2013), mentre scendono da 3.500 a 3.000 quelli che il Comune incasserà dagli ingressi a tariffa ridotta delle temporanee.
Palazzo delle Aquile si attende grandi introiti anche dagli spazi affittati per conferenze e convegni: in totale quasi 38mila euro per ospitare conferenze, convegni, concerti, spettacoli e ricevimenti in cortili e giardini, interni con arredi storici e decorati e interni non decorati con tariffe diverse fra loro. Il bilancio di previsione 2012-2014 segna, per musei e spazi espositivi, incassi per appena 176mila euro a fronte di spese per 2,6 milioni e un tasso di copertura di appena il 6,7%. In particolare 1,3 milioni servono per il personale, 61mila euro per le materie prime, un milione per le prestazioni di servizi, 12mila euro per beni durevoli, 2.50 euro per ammortamenti e 181mila euro per imposte e tasse.
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06 Agosto 2014, 21:18