24 Giugno 2012, 14:04
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“Accuso pubblicamente i politici italiani. Creare sviluppo e ricchezza? Non hanno fatto niente”. Con queste parole Maurizio Zamparini da’ inizio alla convention per la presentazione del “Movimento per la gente Sicilia e Territorio”, che si è tenuta oggi al teatro Politeama di Palermo.
“La Sicilia è una terra ricca: beni culturali, mare, possibilità di sfruttare fonti d’energia alternativa. Ma non è più possibile leggere notizie circa gli aiuti che lo stato darebbe ai siciliani. Siete voi che aiutate il resto del paese non il contrario – incalza Zamparini – ma non fate le vittime, ricordate, siete voi che avete permesso che l’Italia vi spremesse”.
Parla così l’imprenditore sul palco di un teatro stracolmo che applaude ad ogni suo commento. Una platea composta da amministratori locali provenienti da ogni parte della Sicilia, da associazioni e movimenti di vario genere, compreso quello dei Forconi: “Siamo qui solo come osservatori, stiamo ascoltando – afferma Mariano Ferro, uno dei leader dei Forconi – vogliamo capire se davvero questo movimento è così indipendente dalla politica vecchio stampo, dal vecchio modo di far politica dei partiti”.
Infatti, è esattamente questo il tema centrale affrontato dai vari interventi che si sono succeduti sul palco, partendo proprio da quello di Zamparini: “Io faccio politica, io cerco di ascoltare le istanze della gente, grazie al movimento fondato da me e dall’avvocato Goffi. Voglio solo far capire che nutro una seria preoccupazione per questo Paese. Io ho cinque figli e dei nipoti, non voglio che vivano in un Paese così”. Durante l’intervento di Zamparini non mancano neanche aspre critiche nei confronti di Silvio Berlusconi: “Dieci anni fa avevo creduto in lui, pensavo che un imprenditore in politica potesse davvero cambiare le cose, ma non è stato così. Ha fatto cose soltanto per se stesso”.
Prima in platea e poi sul palco anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “Sono stato invitato, e visto che si tratta di un movimento che prende forza dagli amministratori locali, io, in quanto sindaco, non potevo non partecipare”. L’intervento di Orlando si è basato soprattutto su quello che sarà, visti gli interventi degli altri, il leit-motive della mattinata, ovvero il presunto fallimento della classe politica tradizionale: “I partiti sono inadeguati, non riescono più ad intercettare i bisogni della gente. E’ inadeguato il mio, Idv, che a Palermo ha raccolto il 14% dei consensi, figuriamoci gli altri. La gente ha votato me, la gente vota le persone, non vota più i partiti. Io spero – ha concluso Orlando – che il prossimo presidente della Regione, sia il rappresentante di un partito nuovo, che si chiami Sicilia. E così il prossimo presidente del consiglio, sia l’esponente del partito Italia”.
Sul palco amministratori locali e sindaci, come Paolo Amenta, sindaco di Canicattini Bagni (sr) o Francesco Bondì, primo cittadino di Trabia, hanno preso la parola, per denunciare i loro disagi e i disagi della gente.
A farsi portavoce di tutti loro e delle loro istanze è Nello Dipasquale, sindaco di Ragusa, che dal palco del teatro palermitano spiega i motivi che hanno portato alla nascita di questo movimento e annuncia la sua candidatura alle regionali: “Voglio ringraziare tutta la platea che oggi è qui presente, più di mille persone hanno un significato. Il movimento è nato come un esperimento. Un esperimento che raccoglie i disagi di una classe politica e della gente stanca che non accetta più questa crisi etica delle istituzioni. Un esperimento che ad Agrigento, ha raccolto il 14%. Voglio ringraziare tutti quelli che stanno credendo a questo progetto e a chi vorrà crederci, come Massimo Costa, un giovane che ha voluto coraggiosamente tentare e mettersi in gioco”.
Già, in platea anche il candidato a sindaco per il centro destra delle ultime amministrative di Palermo: “Sono stato invitato dal presidente Zamparini – ha affermato Costa – . Sono amico di Nello Di Pasquale, quindi incuriosito sono venuto a dare un’occhiata”.
Durante il suo intervento Dipasquale annuncia che il movimento sta già lavorando alle liste da presentare: “Tutta gente nuova, donne, giovani e amministratori locali – annuncia Dipasquale. Nessun deputato regionale uscente”.
Nessuna indicazione per quanto riguarda il presidente a cui farà riferimento il movimento: “Sappiamo soltanto che ci rappresenterà il più folle – scherza Dipasquale. Perchè forse siamo folli anche noi”.
Per quanto riguarda il programma, Dipasquale spiega: “Saranno creati 9 punti d’ascolto in ogni capoluogo delle nove province, dove i cittadini potranno presentarsi e dare il loro contributo. Una volta pronto il programma organizzeremo nove sedute pubbliche in giro per la città per presentarlo alla gente. Il nostro è un movimento aperto – conclude il primo cittadino ragusano – è un movimento della gente”.
L’intervento forse più polemico si può considerare quello di Francesco La Rosa, sindaco di Niscemi, che si presenta sul palco con il cappellino blu dei forconi: “Io mi auguro davvero che questo movimento sia propenso all’apertura come si professa. Ma allora perchè i cartellini con la scritta “riservato” sulle poltrone delle prime due file? Io ho appena abbandonato l’Mpa, il perché è chiaro a tutti. Era nato come un movimento aperto ed è diventato un partito chiuso. Spero davvero che non succeda la stessa cosa a questo ”.
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24 Giugno 2012, 14:04