22 Giugno 2012, 13:33
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A luglio saranno riaperti il Teatro di Verdura e lo Spasimo. Al via il progetto della “Casa Comune”: ogni circoscrizione avrà almeno una biblioteca. Già ripuliti i Cantieri della Zisa. Ad annunciarlo è l’assessore alla Cultura, agli Spazi Espositivi e alla Toponomastica Francesco Giambrone, ospite al video forum di Live Sicilia.
Tanti spazi chiusi verranno riaperti. Si parte, ai primi di luglio, dal Teatro di Verdura e dallo Spasimo. “Questa è una notizia che posso dare molto contento. Il Teatro di Verdura è uno spazio bellissimo. Non solo è un teatro, ma un grande parco storico della città che in questi anni è stato negato. A giorni riaprirà il parco e a partire dalla metà di luglio, subito dopo il festino, riaprirà interamente”. Per la carenza di risorse l’amministrazione non sarà in grado di gestire direttamente la programmazione, “ma il Comune – ha precisato l’assessore – metterà nelle condizioni tutti gli operatori culturali e dello spettacolo che vogliono utilizzarlo di usarlo fornendo dei servizi”. I cittadini potranno tornare a fruire anche dello Spasimo, chiuso per inagibilità.
“Il Brass group continuerà ad avere casa e svolgere le sue attività in quegli spazi”, ha assicurato. Torna l’ordine anche ai Cantieri della Zisa che “in questi dieci anni – ha commentato Giambrone – si sono trasformati da una grande risorsa a una grande ferita della città”. Un immondezzaio a cielo aperto: “Mi sono rattristato e mortificato qualche giorno fa rientrando ai Cantieri della Zisa nel ruolo di assessore alla Cultura. Lo stato in cui versava racconta il degrado in cui sono stati lasciati questi spazi che non sono morti”. Quel che è certo è che “ci vuole di nuovo un grande progetto di rilancio che li faccia tornare ad essere occasione di sviluppo”, ha commentato.
L’ottica dello sviluppo che investe anche l’organizzazione del Festino: “sarà un’occasione per rimettere in moto l’economia della cultura ”. Una cultura capace di una grande dimensione di accoglienza come dimostrano le manifestazioni del gay pride organizzate quest’anno. “Un’amministrazione che vuole costruire un senso di comunità non può escludere, ma deve includere le differenze che sono un arricchimento per tutti, mai un problema”, ha precisato l’assessore.
La “Casa comune” come la “Living Library”. “Pensiamo a dei luoghi di aggregazione dove col pretesto del libro ci si incontri, ci si ritrovi, ci si confronti, si discuta. E ogni circoscrizione ne avrà almeno una”. Ma il percorso è già iniziato. È stata già riattivata la postazione internet di Brancaccio, quella in via Raiti in cui è stata anche aperta una sala di lettura e sono tutte le biblioteche decentrate sono fruibili al pubblico. Si sta iniziando a lavorare anche ad un progetto wi-fi a Villa Trabia. “Il tema delle biblioteche – ha concluso l’assessore – è l’architettura culturale sulla quale si può poggiare la città del futuro”.
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22 Giugno 2012, 13:33