I rifiuti siciliani all’estero | Ecco il Piano della Regione

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04 Novembre 2016, 11:11

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PALERMO – Il governo alla fine lo ha ammesso. Mettendo nero su bianco, in una ordinanza del primo novembre, la propria intenzione di portare i rifiuti fuori dalla Sicilia. In Italia, o all’estero. “Il dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti – si legge nella nota – ha avviato apposita indagine di mercato, sia nazionale e internazionale, per verificare la disponibilità per il trattamento fuori regione”. Uno strumento che adesso appare necessario. In un tavolo tecnico di fine ottobre, infatti, i gestori delle discariche hanno alzato le braccia: le strutture stanno per esplodere e il governo ha deciso così di derogare ad alcuni paletti fissati nelle ordinanze estive.

Ma il problema rimane. E così, ecco pronto il mega-bando che potrebbe essere pubblicato nelle prossime ore, e i cui dettagli sono descritti oggi dal quotidiano La Repubblica. L’obiettivo finale è quello di inviare fuori dall’Isola almeno 180mila tonnellate di rifiuti da qui ai prossimi tre mesi.

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Il governatore Rosario Crocetta, racconta sempre Repubblica, avrebbe già avviato dei contatti con ambasciate straniere, senza coinvolgere l’assessore all’energia Vania Contrafatto.

“Proprio come avevamo preannunciato, – commenta oggi il capogruppo di Forza Italia, Marco Falcone – dopo quattro anni di un vergognoso nulla di fatto, il governo Crocetta costringe la Sicilia a inviare i propri rifiuti all’estero, con insopportabili costi che graveranno pesantemente sulle tasche dei cittadini. Una situazione scandalosa, alla quale si aggiungono i contrasti tra il presidente Crocetta e l’assessore Contrafatto, a tutti gli effetti commissariata dallo stesso governatore e dal dirigente generale. Questi signori – prosegue Falcone – lasciano la regione senza alcuna strategia, applicando la sola tecnica del tentativo. Oggi il tentativo del micro impianto, domani quello di trasferire i rifiuti in Piemonte e dopo domani quello di mandarli in Europa o nel Nord Africa. Il fallimento di Crocetta e del Partito Democratico, anche nel settore ambientale, da sempre cavallo di battaglia della sinistra, è eclatante. Porgiamo la nostra piena solidarietà ai sindaci, oggi obbligati a fare fronte ai disservizi di una Regione scanzonata, che costringe i cittadini – conclude – a pagare un dazio inaccettabile, in termini di servizi non resi e di pressione tributaria”.

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04 Novembre 2016, 11:11

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