22 Giugno 2012, 20:34
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Brancolano nel buio gli oltre duemila lavoratori di Multiservizi, Biosphera e Beni Culturali spa, che attraverso le dichiarazioni dei sindacati minacciano lo sciopero generale. “Non è ancora pervenuta – ha dichiarato il segretario generale della Uiltucs Pietro La Torre – la data per la realizzazione dell’atteso incontro che, in via teorica, era previsto per il tardo pomeriggio di oggi. Auspichiamo che comunque, entro la giornata di oggi, – ha aggiunto – si possano avere certezze sull’incontro istituzionale atteso, in assenza del quale sarà difficilissimo continuare a garantire la serenità dei lavoratori ma anche delle organizzazioni Sindacali che di fronte ad uno scenario di tale incertezza – incalza La Torre – non potranno che proclamare lo sciopero generale dei lavoratori delle partecipate”.
Quindi, è molto probabile che neanche per oggi verrà firmato l’accordo che stabilirebbe le condizioni alle quali i dipendenti delle liquidate verrebbero riassunti dalla nuova azienda consortile Sas spa. Se anche l’incontro si fosse tenuto, comunque, all’appello sarebbe mancata l’intera dirigenza della Sas, che la settimana scorsa, in blocco, a cominciare dal presidente Elena Pizzo, ha rassegnato le dimissioni.
Tutto questo è avvenuto all’inizio di questa settimana, quando i dipendenti e i sindacati hanno occupato l’assessorato all’Economia e bloccato il traffico in via Notarbartolo. Da quella riunione le parti sociali hanno ottenuto soltanto vaghe promesse e un rinvio dell’incontro.
Insomma la situazione non sembra trovare una soluzione che metta un punto su questa vicenda. Nel frattempo, in base alle dichiarazioni della Uiltucs, dalla Regione arriverebbero notizie incoraggianti per quanto riguarda le adesioni al nuovo consorzio, da parte delle aziende sanitarie fruitrici dei servizi. “Se tale ultimo aspetto appare rassicurante per gli aspetti relativi al funzionamento a regime di tale nuovo consorzio – afferma La torre – appare invece ancora indeterminata la vicenda relativa al passaggio del personale e alla garanzia delle erogazioni salariali”.
Se, in base agli accordi iniziali, i dipendenti dovrebbero confluire nella nuova azienda consortile entro e non oltre il 30 giugno, le parti sociali cominciano a preoccuparsi, non soltanto sui tempi effettivi di travaso, ma anche sulla sicurezza del pagamento dei prossimi salari, nello specifico, di luglio e agosto: “ Esprimiamo seria preoccupazione e perplessità sugli aspetti di natura economica e finanziaria in capo al nuovo soggetto Sas. Non è infatti dato sapere – spiega La Torre – in assenza delle disponibilità economiche derivanti dalla concreta attivazione delle convenzioni, attraverso quali coperture finanziarie si farà fronte ai costi delle attività e soprattutto alla remunerazione delle retribuzioni per oltre duemila lavoratori ed inoltre – ha concluso – non è dato sapere se l’assessorato all’Economia, il Consorzio Sas ed il sistema bancario abbiano approntato gli strumenti finanziari, compreso l’accesso al credito che andrà a scadere il prossimo 30 giugno”.
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22 Giugno 2012, 20:34