26 Settembre 2013, 09:40
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PALERMO – Nel borgo marinaro di San Vito lo Capo continua il Cous Cous Fest, che non è soltanto un appuntamento gastronomico, ma una grande manifestazione che unisce tradizione, cultura e tanta musica. Dopo le melodie di De Gregori e l’ironia di Max Gazzè, stasera è la volta dei Sud Sound System che portano sul palco un sound raggamuffin, dancehall reggae originario del Salento, che combina ritmi giamaicani e sonorità locali, come l’uso del dialetto salentino e le ballate di pizzica e tarantella. Sono tra i pionieri del raggamuffin italiano. La band si distingue immediatamente da ogni altro esperimento italiano di musica rap ragga per via dell’innovazione di cui sono precursori, dagli ottimi risultati, per cui la musica nera ragga è stata importata e reinterpretata, infatti già nei primi brani del gruppo si sentirà il dialetto salentino e si affronteranno gli argomenti legati alla realtà sociale, politica ed economica del Meridione. A differenza di tanti altri artisti rap filo americani dunque, i Sud Sound System hanno avuto la capacità di entrare nel cuore delle persone, grazie alla ritmica giamaicana reinterpretata in modo originale attraverso il dialetto e le tematiche che riguardano ancora oggi le città del Salento, del meridione e dell’Italia in generale.
A Gangi si respira tutt’altra atmosfera. “Vivere in Assisi” è una manifestazione medievale a carattere religioso che, con cadenza biennale e in prossimità della festa del Patrono d’Italia, si propone di ripercorrere la vita di San Francesco d’Assisi facendo conoscere il suo messaggio grazie ad un singolare connubio tra teatro, arte e musica. Il borgo medievale, con i suoi incantevoli scorci naturali e le sue bellezze architettoniche rimaste immutate nel corso del tempo, costituisce il suggestivo scenario all’interno del quale lo spettatore diventerà attore, rivivendo frammenti di vita, odori e sapori, colori e suoni del XIII secolo, immergendosi nelle scene tipiche della vita medievale egregiamente riprodotte nei minimi particolari: dalle antiche botteghe di ebanisti, scalpellini, filatrici e calzolai, ai lebbrosari che raccoglievano i reietti della società, dalle carceri in cui i prigionieri di guerra venivano torturati, ai mercati, cuore pulsante della quotidianità del tempo.
Ultimi giorni per la terza edizione del Taobuk di Taormina. Grandi nomi internazionali e nazionali alla terza edizione del festival della letteratura, ideato e diretto da Antonella Ferrara con il sostegno di un comitato scientifico presieduto dal giornalista e scrittore Franco DiMare, promosso dal Comune di Taormina. Ospite di stasera sarà Luca Bianchini con il suo “Io che amo solo te”. Bianchini vive tra Torino e Roma, dove conduce la trasmissione radiofonica “Colazione da Tiffany” su Rai Radiodue. Ha pubblicato con Mondadori “Instant Love” (2003), “Ti seguo ogni notte” (2004), la biografia di Eros Ramazzotti, “Eros. Lo giuro” (2005) e “Se domani farà bel tempo” (2007), “Io che amo solo te” (2013). Scrive su Vanity Fair, per cui cura il blog “Pop up”, e su La Repubblica. Con grande sorpresa questo libro è diventato un vero e proprio un best seller, grazie al suo stile leggero e brillante.
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26 Settembre 2013, 09:40