I tagli alle indennità? | All’Ars serve una commissione

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14 Maggio 2013, 15:22

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PALERMO – L’Ars si prepara a recepire le norme contenute dal decreto Monti. Anche quelle riguardanti i tagli alle indennità di parlamentari e componenti delle giunte. Ma con calma. Senza fretta.

Nella conferenza dei capigruppo che si è svolta oggi a Palazzo dei Normanni, infatti, i deputati hanno deciso di presentare una mozione che impegni il presidente dell’Ars a istituire una “Commissione speciale” per l’applicazione del decreto. Un decreto che – stando alle recenti parole del presidente dell’Ars – “l’Assemblea può e deve recepire nella sua totalità”.

E i tagli disposti dal decreto Monti, sono il frutto della concertazione avvenuta in sede di conferenza Stato-Regioni. Le “nuove” indennità prenderanno, come punto di riferimento, le Regioni virtuose: l’Umbria per quel che riguarda le indennità di presidenti di giunta e consiglio, l’Emilia Romagna per gli stipendi dei consiglieri e l’Abruzzo per quanto riguardai finanziamenti ai gruppi consiliari. Così. il presidente della Regione e gli assessori non potranno guadagnare più di 13.800 euro lordi, 11.100 euro lordi i consiglieri. Al netto, 7.400 euro e 6.200 euro. E il decreto prevede anche tagli per i trasferimenti ai gruppi parlamentari. Al momento, quei trasferimenti sono il frutto della somma dei rimborsi spese per il mandato parlamentare di ogni deputato e ammontano a 3.180 euro al mese. La nuova disciplina, in vigore dal mese di ottobre 2012, prevede l’erogazione di tale somma direttamente al deputato che dovrà rendicontare in dettaglio le spese sostenute. Ma il decreto Monti prevede una riduzione sensibile: cinquemila euro, ma all’anno.

“La Commissione – spiega il capogruppo del Pd Baldo Gucciardi – dovrà però far presto. Entro la fine di giugno infatti – aggiunge – dovrà rendere noti gli esiti del proprio lavoro”.

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A dire il vero, la commissione si pone anche altri obiettivi: in particolare l’esame di disegni di legge relativi alla materia statutaria e la disciplina dei rapporti tra l’Assemblea e il governo regionale. La mozione verrà portata in Aula domani.

E i capigruppo hanno anche fissato i tempi dei lavori. L’Ars terrà seduta infatti fino al prossimo 30 maggio. Da lì, uno stop fino al 12 giugno, in concomitanza con le elezioni amministrative. E prima della “sosta” in Aula dovrà giungere il primo dei ddl “post-Finanziaria”: quello riguardante la disciplina della medicina dello sport. Si tratta di un ddl di iniziativa governativa, che si pone l’obiettivo di snellire le procedure per il riconoscimento dei requisiti strutturali, di personale ed attrezzature dei centri di medicina dello sport”. Una disciplina al momento soggetta ai decreti del presidente della Regione. Il ddl, invece, cambia lo strumento: per la disciplina basterà un attraverso decreto assessoriale “che permetterebbe, tra l’altro, – si legge nel ddl – di procedere con maggiore tempestività alle eventuali successive modifiche che si dovessero rendere nel tempo necessarie in virtù delle frequenti evoluzioni tecnologiche riferite alle strutture e alle attrezzature strumentali”. Insomma, di qui a fine mese l’Ars potrebbe approvare questo disegno di legge, già esitato dalla sesta commissione.

La conferenza dei capigruppo ha infine fissato alcune priorità tra i ddl da incardinare nelle commissioni: via preferenziale, ad esempio, per un testo che vede come primo firmatario il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo, e che mira a riformare in maniera organica il settore del turismo.

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14 Maggio 2013, 15:22

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