27 Giugno 2015, 14:41
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CATANIA – Il disperato orgoglio di essere catanesi. Scendono in piazza per urlarlo a tutti i tifosi rossoazzurri, che oggi pomeriggio sfileranno per le vie della città “E’ ora di prendere in mano la situazione – scrivono sul gruppo Facebook Quando saremo tutti nella Nord, dove si organizzano, discutono, si confrontano. Noi siamo Catania! Solo noi possiamo scuotere la piazza. A modo nostro! Con la passione di sempre! E’ un diritto che oggi diventa dovere”.
A essere chiamati a raccolta, tutti i gruppi organizzati che seguono i colori del Catania e che, in questi giorni di bufera giudiziaria sui vertici della società, stanno soffrendo una colpa non loro, ma che li riguarda profondamente, raggiunti dal fango piovuto sulla squadra e sulla città.
E’ chiamato in causa “chiunque non intende darla vinta al cancro degli speculatori” e che voglia cantare “il pazzo amore per i nostri gloriosi colori. Siamo quelli di sempre. Siamo l’unica futura certezza – si legge ancora sul post di ‘chiamata alle armi’. Il domani è incerto. Pulvirenti non è più credibile”.
Tifosi riuniti per dire all’ex presidente di vendere, dunque, e per ricominciare lasciandosi dietro le spalle questa brutta pagina che niente ha a che fare con lo sport e la passione sportiva. “Ha già gettato fin troppo fango sulla gente etnea – si legge ancora. Nessun pensiero alla classifica o alla categoria. Qui il calcio non c’entra. E’ qualcosa di molto più alto: Catania, qui si difende il futuro di un simbolo, di un blasone, di un popolo illuso e mortificato”.
E la passione, le lacrime, la gioia di una realtà che non si ferma a Nino Pulvirenti. Anzi, che deve continuare con l’amore e la passione di sempre.
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27 Giugno 2015, 14:41