27 Febbraio 2016, 11:40
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CATANIA. Lascerà il carcere di Messina Gazzi entro il primo pomeriggio il 46enne giarrese Nino Puglia, raggiunto lo scorso 10 febbraio da ordinanza di custodia cautelate in carcere, nell’ambito dell’operazione antimafia “I Vicerè”, per concorso esterno in associazione mafiosa. Il tribunale del Riesame di Catania, presieduto da Gabriella Larato, oggi ha annullato l’ordinanza del gip Alessandro Ricciardolo, ordinando l’immediata remissione in libertà dell’imprenditore. L’indagato, assistito dai difensori di fiducia Giovanni Spada e Luca Blasi, ha professato sin da subito la propria estraneità rispetto ai fatti contestati. Oggi la decisione del Riesame, le cui motivazioni saranno depositate entro 45 giorni, viene accolta con grande soddisfazione.
Soddisfatti dell’esito del Riesame gli avvocati Luca Blasi e Giovanni Spada. “Il quadro indiziario era già di per sé carente, al limite – dichiarano i legali – Poteva giustificare l’ordinanza di custodia cautelare però, data anche la labilità della figura del concorso esterno, il Puglia si trovava, secondo l’accusa e il gip, nella cosiddetta zona grigia, tra l’imprenditore vittima e l’imprenditore colluso. Questo il quadro indiziario. Noi siamo convinti che le dichiarazioni del Laudani non abbiano i necessari riscontri, né con le dichiarazioni degli altri collaboratori né con gli altri elementi che emergono dalle indagini. Non sappiamo su quali basi sia stata annullata l’ordinanza di custodia cautelare e attendiamo le motivazioni sul punto. Ci riteniamo soddisfatti che il dubbio su un imprenditore incensurato non ricada sulla libertà personale. Le sedi competenti – concludono – accerteranno eventuali responsabilità ma siamo contenti che il processo si faccia in uno stato di libertà”.
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27 Febbraio 2016, 11:40