02 Novembre 2018, 13:57
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PALERMO – Un trasferimento “a rate”, che inizierà lunedì prossimo e dovrebbe concludersi nell’arco di sei mesi. La Polizia municipale di Palermo cambia casa e si appresta a dire addio alla sede di via Dogali, palazzo da sette piani confiscato alla mafia e gestito dall’Immobiliare Strasburgo, per aprire i nuovi uffici nell’ex palazzo Telecom di via Ugo La Malfa 72, anche questo confiscato alla criminalità ma ormai assegnato al Comune.
Trasloco che in realtà si annuncia da anni, ma che solo adesso entra nel vivo. La nuova sede, composta da due edifici, ha avuto bisogno di numerosi interventi di messa a norma che, a dirla tutta, non sono ancora conclusi ma, piuttosto che attendere ancora, il comandante Gabriele Marchese ha deciso di procedere per tappe. Il primo passo sarà il trasferimento dell’attuale piano terra di via Dogali, ossia gli uffici che hanno contatti diretti con l’utenza tra cui le relazioni col pubblico, il protocollo, le autogrù; a dicembre dovrebbe toccare a tutti gli altri piani, a eccezione del primo. In via La Malfa confluiranno anche l’autoparco dei vigili, attualmente in un bene confiscato in via Carlo Amore che però la Regione rivuole, e altri uffici dislocati in città, come il Nopa di corso Calatafimi o la centrale di controllo della Ztl alla Stazione centrale.
“Grazie all’uso della tecnologia i numeri di telefono non cambieranno – spiega Marchese – Anche se gli uffici si troveranno fisicamente in un altro posto, i cittadini potranno continuare a chiamare gli stessi recapiti”. Il palazzo, ex sede della direzione tecnica di Telecom, avrebbe dovuto ospitare la sede di Almaviva ma dopo il naufragio delle trattative fu assegnata al comune di Palermo, che la individuò subito come nuova sede per i vigili urbani. Una sede unica in cui concentrare tutti gli uffici dei caschi bianchi, ma soprattutto un edificio ormai di proprietà comunale e che quindi evita pericolosi contenziosi. L’amministrazione Orlando negli anni ha stanziato centinaia di migliaia di euro per i lavori di adeguamento che, come detto, sono ancora in corso.
“L’avvio del trasferimento del Comando e degli uffici della Polizia municipale dallo storico edificio di via Dogali in via La Malfa è un importante risultato ed è importante che non si attenda ancora l’ultimazione dei lavori di adeguamento di tutto l’edificio – dice il sindaco Leoluca Orlando – La necessità di adeguamenti strutturali e di sicurezza ha ritardato il trasferimento, ma è giusto che via via che i nuovi locali sono pronti si avvii la loro effettiva operatività. Questo anche per dare agli agenti in servizio, finalmente, degli spazi più moderni e adatti allo svolgimento dei compiti d’istituto. Una volta terminato il trasferimento valuteremo cosa fare del vecchio edificio, tutt’ora al centro di una complessa situazione formale. L’auspicio è che senza costi o con bassi costi per l’amministrazione possa diventare, anzi tornare ad essere un edificio per di civile abitazione, contribuendo ad alleviare l’emergenza abitativa”.
L’idea di arrivare fino in via Ugo La Malfa, però, preoccupa non poco visto che si tratta di un’arteria stradale molto trafficata, soggetta ad allagamenti e con penuria di parcheggi. “Ho verificato personalmente la disponibilità di posti auto – aggiunge Marchese – e grazie ad alcune aree pubbliche, distanti poche centinaia di metri, c’è spazio per almeno seimila autovetture”. Non è escluso però che, a trasferimento completato, il Comune non adotti altri provvedimenti per favorire la circolazione di auto private ma soprattutto degli autobus. E via Dogali? L’edificio, che rientra in una transazione definita tre anni fa con l’Immobiliare Strasburgo e per la quale ad oggi non si paga alcun canone, una volta liberato potrebbe ospitare abitazioni private tornando alla sua funzione originaria.
LE REAZIONI
“Non siamo contrari alla nuova sede, ma abbiamo chiesto più volte chiarimenti sull’edificio di via La Malfa senza ricevere risposte – dicono Csa, Cgil e Uil – Non abbiamo un Documento di valutazione rischi, così come mancano altri dati: i sindacati sono stati convocati solo mercoledì scorso, con un anticipo di poche ore, anche se la legge dice ben altro”.
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02 Novembre 2018, 13:57