11 Marzo 2009, 17:46
2 min di lettura
Dal primo febbraio infatti il comune ha deciso di ridurre i turni e di tagliare 140 euro dalla busta paga dei caschi bianchi per assicurare un risparmio di circa 600mila euro all’anno alle casse erariali. Il risultato della ristrutturazione è “un sovraffollamento delle postazioni di lavoro, continue violazioni di rilevanza penale a carico del datore di lavoro e un rallentamento di tutte le attività, con grave danno per le entrate comunali, molto superiore al previsto risparmio operato col taglio degli
stipendi dei lavoratori”, così spiega una nota diffusa dai lavoratori.
Quella messa in atto stamattina è l’ultima di una serie di proteste che da un mese agita il comando di via Dogali. Nei giorni di ricevimento al pubblico infatti sono state organizzate assemblee a singhiozzo, riducendo così gli orari di apertura e rallentando notevolmente il disbrigo della pratiche dei cittadini.
L’assemblea, conclusasi alle 13 ha stilato un documento in cui si chiede all’amministrazione di “ridimensionare gli stipendi di chi occupa posizioni organizzative che oggi guadagnano dai 5 agli 8 mila euro. Si domanda inoltre di tagliare sulle alte professionalità, sulle consulenze e gli incarichi dirigenziali esterni. E’ stata poi avanzata la richiesta di stanziare a favore della polizia municipale i 300mila euro non più utilizzati per il piano di comunicazione del comune. I Cobas poi hanno dichiarato di “volersi costituire parte civile nel processo che vede imputato Cammarata, come responsabile “degli inefficaci provvedimenti contro lo smog che soffoca Palermo”. Noi vigili siamo tra le categorie più esposte a malattie polmonari e a tumori”, hanno dichiarato gli agenti aderenti ai sindacati di base.
Ieri il comandante Nunzio Purpura aveva convocato i vertici sindacali per chiedere di “ammorbidire la protesta” ed infatti le sigle confederali hanno accolto l’appello e disertato l’assemblea a Palazzo delle Aquile, non così i Cobas che hanno invece continuato le proteste e hanno annunciato una nuova occupazione dell’aula consiliare per venerdì. Due loro rappresentati hanno tra l’altro presentato una lettera al comandante in cui chiedono di “sostituirsi nei servizi ai colleghi più poveri” che potranno in questo modo ritornare ad avere una busta paga integrale.
Pubblicato il
11 Marzo 2009, 17:46