14 Aprile 2015, 08:30
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PALERMO – Il Palermo del futuro nasce a tavola, nella tenuta del presidente Zamparini ad Aiello del Friuli. A portare il dolce ci ha pensato mister Iachini, che su un campo neanche troppo distante aveva colto tre boccioli di rosa dopo due mesi densi di nero, riuscendo a strappare un sorriso di gioia al padrone di casa, impegnato – mentre i suoi mettevano sotto l’Udinese – a preparare il menu del pranzo che, il giorno dopo, avrebbe gettato le basi in vista di un’altra stagione in massima serie del giocattolo acquistato nell’estate di tredici anni fa.
Queste le portate principali: l’eventuale disponibilità del tecnico a continuare la sua avventura all’ombra del Monte Pellegrino; la possibilità di mettere sul mercato Vazquez, cercando di trovare l’equilibrio necessario tra esigenze di bilancio e garanzie tecniche da non sottrarre alla squadra che verrà; la definizione della tipologia di calciatori in grado di rinforzare la rosa in vista della nuova stagione; le eventuali soluzioni da adottare per rimpiazzare in maniera adeguata il partente Dybala. Tra i commensali, anche il responsabile dell’area tecnica Dario Baccin e l’osservatore per il mercato sudamericano Manuel Gerolin, oltre alla moglie di Iachini.
Procedendo per ordine, innanzitutto è arrivato il sì dell’allenatore di Ascoli Piceno a continuare il suo percorso sulla panchina rosanero. Nessuna novità sul piano contrattuale, resta in vigore l’accordo in scadenza il 30 giugno 2016 con opzione per un altro anno. Eventuali correttivi potranno essere apportati nel corso della prossima stagione. Capitolo Vazquez: Iachini non avrebbe opposto veti a una partenza dell’italo-argentino, fresco di rinnovo sino al 2019, a patto che vengano rinforzati tutti i reparti e che le seconde linee si dimostrino all’altezza dei titolari, evitando carenze di rendimento che rischierebbero di inficiare sulle prestazioni della squadra.
Per quel che concerne il physique du rôle necessario per vestire i panni di calciatore del Palermo, presidente e coach hanno concordato sull’obbligo di trovare giocatori in grado di non minare l’equilibrio creatosi all’interno dello spogliatoio rosanero, risparmiando allo staff tecnico la complicata amministrazione di nuovi casi Muñoz o Barreto. In tal senso, a Baccin sarebbe stato chiesto di operare con un piglio diverso, qualora si verificassero situazioni affini a quelle che hanno portato alla cessione dell’argentino prima e alla convivenza da separati in casa con il paraguayano successivamente.
Infine, la questione del dopo Dybala. Belotti rimarrà un patrimonio del club di viale del Fante, da valorizzare e da mettere nelle condizioni di esprimere il proprio potenziale in modo continuo anche in serie A. Al bomber bergamasco, tuttavia, non si potrà domandare di reggere il peso dell’attacco da solo. E qui entra in scena Gerolin, chiamato a trovare una pedina capace di soddisfare le richieste di Iachini con un rapporto qualità-prezzo in grado di mantenere in ordine i conti. Tra un caffè e un digestivo, si è parlato anche del ritiro estivo: prima parte ancora una volta in Carinzia, con possibile raduno fissato per il 12 di luglio. I dettagli verranno definiti più avanti.
Il pranzo ha convinto tutti, inutile cambiare: Gerolin resta il sommelier incaricato di studiare cantine e cantere, per poi suggerire le annate migliori e i vini pregiati al patron; Baccin viene confermato maître di sala chiamato a provvedere all’organizzazione generale e sovrintendere il personale di servizio; Iachini, per la terza stagione di fila come mai nessuno prima nel Palermo di Zamparini, nel ruolo di MisterChef. Ancora a loro il compito di deliziare i delicati palati del popolo rosanero.
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14 Aprile 2015, 08:30