30 Ottobre 2014, 00:04
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PALERMO – È uno Iachini soddisfatto dallo spirito messo in campo dai suoi uomini anche se al cospetto di un avversario rognoso come il Chievo. Il tecnico rosanero analizza così la gara in sala stampa: “La squadra ha fatto il suo dovere. Mi scuso con la stampa per averla sviata sull’utilizzo del tridente. Oggi con un campo allentato ci voleva grande intensità in mezzo al campo contro un Chievo che a livello qualitativo ha una rosa ottima. Strada facendo siamo cresciuti, abbiamo concesso qualche occasione ma allo stesso tempo abbiamo dimostrato grande solidità e su questo dovremo lavorare. La squadra ha messo testa, cervello e cuore”.
Sull’utilizzo del tridente il tecnico marchigiano giustifica così le sue scelte: “Ci sono delle partite in cui abbiamo giocato con il 3-4-1-2. Sapevamo che l’utilizzo di questo modulo contro una squadra come il Chievo poteva agevolarci. Sull’intensità abbiamo dimostrato belle cose. La ricerca di questa mentalità si vedrà lungo il campionato e la crescita costante dei giovani in questo senso ci aiuterà. Oggi abbiamo chiuso con cinque giovani in campo, è un grande segnale”.
L’esultanza con Rigoni dopo il gol non nasconde alcuna tensione tra l’allenatore e Zamparini, Iachini tiene a precisarlo: “Con il presidente ci sentiamo spesso per dei confronti cordiali. L’abbraccio con Rigoni dopo il gol non rappresenta nulla di particolare se non il fatto di festeggiare un momento di liberazione dopo un lungo periodo di tensione in campo”.
Giovani come Emerson e Quaison sono entrati a partita in corso. Per Iachini il brasiliano e lo svedese hanno ampi margini di crescita: “Ho deciso di schierarli in un momento particolare della partita perché il Chievo stava chiudendo bene gli spazi e grazie alla loro velocità e la ricerca della profondità siamo riusciti a portare il risultato a casa”.
Sulla sostituzione di Vazquez: “Mi ha chiesto subito scusa altrimenti gli avrei tagliato la testa (scherza, ndr). È un bravissimo ragazzo ma valuteremo di sicuro una multa nei suoi confronti. Lo capisco perché anche io da giocatore facevo anche peggio”.
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30 Ottobre 2014, 00:04