Iblis, sferrato colpo a cosa nostra |Ros confisca beni per due milioni

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27 Maggio 2014, 11:16

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CATANIA – Cosa nostra perde parte delle sue ricchezze accumulate in maniera illecita. Un corposo patrimonio, stimato per oltre due milioni di euro, è stato sequestrato e confiscato dai Carabinieri del ROS e da quelli del Comando Provinciale di Catania che hanno dato esecuzione a tre distinti decreti di primo grado emessi dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione.

I provvedimenti sono scaturiti da una richiesta di misura di prevenzione personale e patrimoniale della Procura guidata da Giovanni Salvi, dopo l’articolata indagine denominata Iblis (il diavolo)  condotta proprio dai ROS che attraverso intercettazioni e pedinamenti aveva svelato l’organigramma criminale delle tre famiglie di Cosa Nostra attive in provincia di Catania e di scoperchiarne tutti gli affari imprenditoriali illeciti.

Tre i nomi finiti nella “rete” della confisca. Giovanni Buscemi, Massimo Oliva e Giuseppe Randone che lo scorso 9 maggio sono stati condannati a 12 anni di reclusione con sentenza di primo grado nel troncone del processo Iblis celebrato con il rito ordinario.  I tre sono “ritenuti responsabili di avere fatto parte, unitamente a numerose altre persone – tra cui Vincenzo Santapaola, Vincenzo Aiello, Francesco Arcidiacono, Francesco La Rocca, Salvatore Seminara, Pasquale Oliva  e Rosario Di Dio – dell’associazione mafiosa Cosa Nostra della provincia di Catania, articolata nelle famiglie di Catania, Caltagirone e Ramacca”.

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I beni confiscati, che comprendono 6 aziende – 2 quote societarie – 48 beni immobili – 43 mezzi e 2 conti correnti, hanno un valore indicativamente stimabile per un importo superiore ai 2,5 milioni di euro.

LE REAZIONI. Addiopizzo Catania esprime grande soddisfazione nell’apprendere che i Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Catania, coordinati dalla Procura etnea, hanno confiscato un patrimonio del valore di oltre 2,5 milioni di euro a tre soggetti condannati per associazione mafiosa nell’ambito dell’operazione Iblis.
Addiopizzo Catania invita i cittadini a riflettere che operazioni come quella odierna sono di interesse generale: aggredendo i patrimoni mafiosi, infatti, da un lato si infligge un duro colpo alla criminalità organizzata, indebolendola, e dall’altro si contribuisce allo sviluppo del tessuto economico sano di questa terra che per crescere, deve necessariamente essere libero dal peso delle infiltrazioni criminali.

 

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27 Maggio 2014, 11:16

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