Il 14 maggio a Palermo | “Giudizio Universale”

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12 Maggio 2015, 19:40

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PALERMO – ll musical “Il Giudizio Universale” sbarca a Palermo. L’opera, liberamente ispirata alla vita del pittore siciliano Giuseppe Salerno (detto Lo Zoppo di Gangi), è firmata da Stefano Sauro che, con Piero Macaluso, cura anche la regia del musical.

Oggi è stata presentata nel corso di un incontro con la stampa al quale hanno preso parte, oltre a Sauro e Macaluso, alcuni degli attori impegnati in questi giorni nelle prove del musical che, dopo due anni dal grande successo registrato nel debutto a Gangi con circa 5.000 spettatori, tornerà in scena giovedì 14 maggio al Teatro Golden di Palermo.

Il musical Il Giudizio Universale è la storia di un quadro e del suo pittore, Giuseppe, del suo amore per l’arte e del suo amore per Fatima. E’ una storia di migranti, di gente povera ma dal cuore grande. E’ anche una storia di mafia, di oppressori e di oppressi. E’ soprattutto la storia di un riscatto: prima personale, poi collettivo. Tra minacce di morte, commissioni di quadri, preti corrotti e agguati assassini, i due amanti lotteranno ed urleranno il loro amore fino alle estreme conseguenze

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Alla produzione artistica, patrocinata dal Comune di Gangi, dal GAL Madonie, dalla Banca di Credito Cooperativo di Gangi e da Giaconia Supermercati, hanno partecipato anche l’etichetta musicale Alta Quota di Leonardo Bruno e teAtroZeta di Piero Macaluso.

Il giovane e promettente autore del musical Stefano Sauro ha concentrato intorno al suo testo la forza e l’energia di diversi professionisti, tra questi il regista Piero Macaluso, direttore artistico del TeatroZeta, che cura la regia del musical, ma anche il maestro Filippo Paternò, già affermato nel mondo della ricerca e della sperimentazione musicale, che ha composto tutte le musiche dell’opera. L’architetto Luciano Inguaggiato, scenografo e light designer del musical. La ballerina Pamela Arces, che ha curato le coreografie del musical, e le costumiste Elisabetta e Maria Ferro che hanno messo al servizio della produzione l’esperienza maturata nei teatri Massimo e Politeama di Palermo.

Professionisti di alto livello si sono incontrati in questa esperienza, guardando alla cooperazione come risorsa e investimento. La conoscenza della storia dei luoghi, una larga cultura di respiro europeo e una coscienza teorica netta e precisa per dare forza e soggettività a un progetto culturale che ha potuto prendere vita nonostante le attuali difficoltà economiche degli enti pubblici. La formula creata e la novità dell’esperimento sono tutti aspetti che rendono unica questa occasione.

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12 Maggio 2015, 19:40

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