01 Ottobre 2010, 16:13
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“Il presidente della Regione Raffaele Lombardo, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, ha chiesto ed ottenuto un blitz nella redazione di Sud per procedere ad un controllo preventivo del contenuto della testata durante la fase di redazione, prima della distribuzione e della stampa”. Queste sono le poche righe che si leggono in apertura del sito di Sud Press, il periodico gratuito distribuito nel capoluogo etneo che ha provocato le ire del governatore Lombardo. Questa mattina, la conferenza stampa a Catania in cui la redazione ha raccontato cosa è avvenuto durante la perquisizione. Livesicilia ha raggiunto telefonicamente il direttore responsabile del free press, Antonio Condorelli.
Direttore Condorelli, cosa ha pensato mentre la polizia perquisiva la sua redazione?
“Quello che penso anche adesso: che sono fortemente deluso dall’azione della magistratura. E’ quello il rammarico più grande”.
Perché?
“Intanto la polizia è arrivata e non ha trovato niente. Ma qua il vero scandalo è un altro”.
Cioè?
“Non è stato fatto alcun passaggio col Gip. Cioè, la polizia è intervenuta presentando un ordine firmato dal procuratore capo D’Agata e da due sostituti. Ordine che non scaturisce, come normalmente avviene, da indagini della procura, ma da una denuncia di Raffaele Lombardo, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa”.
Quale aspetto della vicenda vi ha lasciato più l’amaro in bocca?
“Il controllo preventivo sul contenuto di un organo di stampa, non ancora chiuso in redazione. Durante la perquisizione la polizia ha fotografato il giornale mentre era ancora in corso di preparazione. E poi, ripeto, è la prima volta in Italia che una procura non passa dal Gip prima di procedere a una perquisizione”.
Qual è quindi l’idea che vi siete fatti?
“Finisci col pensare che le istituzioni non stanno dalla tua stessa parte”.
Tornando alla perquisizione, sospettavate già qualcosa di questo tipo?
“Più che altro c’era qualcun altro che sapeva già”.
A chi si riferisce?
“Già ieri l’avvocato di Lombardo sapeva per certo che ci sarebbe stata la perquisizione. Cioè l’avvocato di un indagato per concorso esterno in associazione mafiosa sapeva in anticipo cosa avrebbe fatto la Procura che intanto indaga su un suo assistito”.
Cosa ha comportato la perquisizione? Il giornale sarà ugualmente stampato?
“Certo, noi continuiamo a lavorare, ci sarà solo un ritardo rispetto alla stampa”.
Dunque, quando sarà distribuito?
“Penso già lunedì. E aggiungo che la distribuzione inizierà proprio davanti la Procura di Catania”.
I contenuti resteranno gli stessi?
“Sì, leggerete lunedì”.
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01 Ottobre 2010, 16:13