10 Gennaio 2025, 14:22
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PALERMO – Il boss Benedetto Spera non ha partecipato al funerale della moglie Maria Liberata, celebrato a Belmonte Mezzagno.
Tutto fa pensare che il tribunale di sorveglianza di Milano abbia respinto l’istanza per la concessione di un permesso speciale.
Il suo legale, l’avvocato Maurizio Di Marco, non ha ricevuto risposta. Ci sono due ipotesi residuali: i giudici non hanno fatto in tempo a pronunciarsi oppure lo stesso boss di Belmonte Mezzagno all’ultimo istante potrebbe avere rifiutato la trasferta.
Circostanza quest’ultima che appare improbabile. L’impossibilità di escluderla deriva dal fatto che il legale viene informato in caso di istanza respinta affinché possa presentare appello.
Così è avvenuto nelle precedenti richieste avanzate dal boss ergastolano detenuto al 41 bis del carcere di Opera a cui non è stata concessa la possibilità di fare visita alla moglie malata.
La Direzione nazionale antimafia, la Procura della Repubblica e la questura di Palermo hanno sempre dato parere negativo ritenendo che Spera fosse ancora socialmente pericoloso e avrebbe potuto riattivare i contatti con Cosa Nostra.
Il novantenne Spera è detenuto dal 2001. In passato l’avvocato Di Marco aveva anche presentato un’istanza di differimento della pena per motivi di salute, anch’essa bocciata.
Secondo il legale, le patologie del detenuto hanno provocato un deficit cognitivo che incide sulle sua capacità di autodeterminazione.
Di avviso opposto i giudici di Sorveglianza: le sue condizioni di salute sarebbero compatibili con il carcere.
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10 Gennaio 2025, 14:22