23 Febbraio 2021, 16:44
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CATANIA – Si è aperto oggi il processo di secondo grado per l’omicidio di Dario Chiappone, che vede imputati Agatino Tuccio e Salvatore Di Mauro (latitante) rispettivamente condannati (in primo grado) all’ergastolo e a 23 anni. Nel corso dell’udienza è stata letta la relazione da parte del giudice della Corte d’Assise d’Appello che ha riassunto le motivazioni della sentenza e i motivi del ricorso presentato dagli avvocati Enzo Iofrida e Vanessa Furnari, difensori di Tuccio, e dall’avvocato Cristoforo Alessi, che assiste Di Mauro. Sono state corpose le ragioni che gli avvocati hanno posto alla base della richiesta di riforma del verdetto di primo grado.
Il sostituto procuratore generale Francesco Paolo Giordano ha chiesto alla Corte la riapertura del dibattimento per produrre alcuni atti giudiziari, in particolare le due ordinanze con la quali sono stati arrestati – anche se in momenti diversi – Antonino Marano, ritenuto una delle mani assassine del giovane Dario, Benito La Motta, boss ripostese che avrebbe dato l’ordine, e Paolo Censabella, indicato dalla Procura come il mandante dell’efferato delitto. Il magistrato ha fatto istanza anche per depositare il fascicolo relativo all’inchiesta Iddu che documenta gli affari criminali del clan Brunetto di Riposto. Le difese si sono opposte all’acquisizione e hanno chiesto di poter consultare la documentazione. La Corte d’Assise d’Appello ha dunque deciso di rinviare il processo al prossimo 15 aprile. In quella data scioglierà la riserva in merito alla richiesta del pg. In udienza presenti anche le parti civili, assistite dagli avvocati Michele Pansera e Rosario Fabio Grasso.
Dario Chiappone è stato brutalmente ucciso con un fendente in via Salvemini a Riposto la notte di Halloween del 2016. Il giovane era in auto con una donna che ha assistito all’efferata esecuzione. I carabinieri – a seguito di alcune delicate indagini e accertamenti tecnici – hanno raccolto alcuni elementi investigativi a carico di Tuccio e Di Mauro. Il primo è stato arrestato, il secondo invece è risultato irreperibile. I due sono stati rinviati a giudizio ed è arrivata la condanna. Nel frattempo però l’inchiesta non si è fermata e sono arrivati gli altri arresti, tra cui quello del famigerato killer delle carceri.
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23 Febbraio 2021, 16:44