Il brutale omicidio in seguito a lite |Confessano i due minorenni fermati

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07 Ottobre 2017, 08:37

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CATANIA – Hanno confessato i due giovani fermati ieri per il delitto di Pedara. Dopo qualche ora di interrogatorio, i due minorenni, rispettivamente di 15 e 16 anni, hanno ammesso il brutale omicidio del 71enne ritrovato in un pozzetto all’interno della propria villetta nel comune etneo. I due indagati sono accusati di omicidio commesso con le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, e dell’occultamento del cadavere di C.D., 70enne catanese, domiciliato nel Comune di Pedara.

LA RICOSTRUZIONE DEI CARABINIERI. Nella serata dello scorso Lunedì, uno dei due minori, al termine dell’ennesima lite con il patrigno 70enne, ha esploso un colpo di fucile al capo nei confronti della vittima, morta sul colpo. In seguito i due minori hanno occultato il cadavere gettandolo all’interno di una vasca fognaria sita all’interno del giardino, nelle immediate vicinanze dell’abitazione pedarese dell’uomo, dopo averlo avvolto all’interno di una coperta, rimediata all’interno della casa.

Il tentativo di ripulire la scena del crimine ha completato l’azione delittuosa dei due indagati. I militari dell’Arma, dopo aver ricevuto la segnalazione della “strana” scomparsa del 70enne da parte dei vicini, hanno immediatamente avviato gli accertamenti investigativi, accedendo all’interno dell’abitazione, dove hanno trovato diversi segni di tracce ematiche e materiale biologico, maldestramente ripulito.

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I rilievi tecnici, effettuati da personale specializzato della Sezione Investigazioni Scientifiche di Catania, hanno permesso di ritrovare all’interno della villa gli abiti usati da uno dei minori per il compimento dell’efferato omicidio, ancora intrisi di sangue, e l’arma utilizzata dai minori, un fucile calibro 12, di proprietà della vittima. Solo dopo diverse ore i Carabinieri, nonostante la scarsa visibilità dovuta al sopravanzare della notte e alla vasta area da setacciare, hanno fatto la macabra scoperta del cadavere del 70enne all’interno della vasca fognaria, ben celata da un tombino.

Il quadro indiziario emerso dai rilievi tecnici, l’approfondimento informativo effettuato sul circuito relazionale del figliastro della vittima e l’ascolto delle testimonianze di vicini e conoscenti hanno permesso ai Carabinieri di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei due minori, rintracciati nel corso della mattinata e condotti presso la Caserma dell’Arma per essere interrogati. Lì i due minori hanno confessato, dinanzi ad un solido quadro indiziario prospettato dai militari, la commissione del grave delitto, scaturito dall’ennesima lite tra il 70enne ed il figliastro dello stesso.

La Procura per i Minorenni di Catania, concordando con le risultanze investigative dei Carabinieri, ha emesso quindi il provvedimento di fermo, con l’esecuzione del quale i due minori sono stati condotti presso il Centro di Prima Accoglienza etneo, a disposizione della magistratura in attesa dell’udienza di convalida.

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07 Ottobre 2017, 08:37

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