06 Aprile 2020, 19:33
2 min di lettura
PALERMO- Papa Francesco lo ha ripetuto chiaro e tondo: “Penso a un problema grave che c’è in parecchie parti del mondo. Io vorrei che oggi pregassimo per il problema del sovraffollamento delle carceri. Dove c’è sovraffollamento, tanta gente lì, c’è il pericolo che questa pandemia finisca in una calamità grave. Preghiamo per i responsabili, coloro che devono prendere le decisioni, perché trovino la strada giusta e creativa per risolvere il problema”.
Ma da questo orecchio quasi nessuno ci sente. Il carcere, purtroppo, è un non-luogo della società, lontano da tutto e da tutti, come se al suo interno non ci fossero persone, ma fantasmi. Eppure, c’è chi, come Pino Apprendi, presidente di Antigone Sicilia, combatte la sua battaglia anche contro i mulini a vento.
“Il problema è molto serio – dice Apprendi -, pur apprezzando lo sforzo dei magistrati di sorveglianza, dei direttori e del personale, dobbiamo gridarlo che il carcere sovraffollato è una polveriera. Lo è sempre, ma ancora di più al tempo del Coronavirus, quando il contagio è così pervasivo. Perfino prescindendo, e il mio è solo un paradosso, dalle ragioni umanitarie, immaginiamo il costo sociale? Se detenuti e agenti penitenziari si ammalassero, pensiamo al carico sugli ospedali e sulle terapie intensive?”.
“Le cose che devono essere fatte, si facciano in fretta. E si compia uno screening sanitario su tutta la popolazione carceraria, per vedere chi sta davvero male e deve andare a casa, ai domiciliari. Ma dobbiamo agire subito”.
Aggiunge, in una nota, Alberto Mangano, componente della presidenza del comitato ‘Esistono i Diritti’: “Il 12 aprile ricorre la Pasqua Cristiana, la resurrezione di Gesù, una rinascita. Il 12 aprile può essere il giorno per un’altra rinascita, quella della dignità di tutti gli essere umani. Il 12 aprile è indetta una marcia di Pasqua per l’amnistia che possa rendere più umane le condizioni di chi è privato della libertà e anche di coloro che devono controllarli. La marcia sarà ovviamente virtuale e verrà rappresentata dalle migliaia di adesioni e dalle interviste che Radio Radicale avrà cura di trasmettere. Il comitato “Esistono i diritti” da oltre un anno sta conducendo una battaglia a Palermo per la nomina del garante comunale per i diritti delle persone detenute”.
Leggi anche:
Pubblicato il
06 Aprile 2020, 19:33