Il caso del viadotto Petrulla | Da demolire e ricostruire

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07 Marzo 2017, 19:18

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PALERMO – Il ponte deve essere demolito e poi ricostruito. È questa la conclusione delle verifiche tecniche dell’Anas sul viadotto “Petrusa”, che permette alla statale 122 di sovrapassare la 640, la statale “degli scrittori” che si snoda tra le province di Agrigento e Caltanissetta. La strada rimarrà chiusa nel tratto tra Agrigento e Favara fino alla demolizione del viadotto.

I tanti problemi del viadotto Petrusa hanno causato da mesi la chiusura della statale 122 e la deviazione del traffico sulle provinciali vicine, inducendo il deputato favarese Tonino Moscatt a presentare, nel gennaio scorso, un’interrogazione al ministero delle infrastrutture. Le verifiche tecniche dell’Anas hanno confermato ieri che “le condizioni strutturali del viadotto non ne consentono la riapertura al traffico”.

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In seguito alle verifiche, la decisione è stata di demolire il cavalcavia e demolirlo. Com’è stato anche per il viadotto Himera sulla Palermo–Catania, infatti, l’analisi dei costi e dei benefici ha portato a concludere che il costo della demolizione comporta costi minori della messa in sicurezza dell’opera, che non garantirebbe la sicurezza del transito e necessiterebbe di continua manutenzione.

I lavori per la demolizione sono già iniziati stamattina, con i lavori propedeutici di recinzione dell’area. Il ponte verrà demolito entro la fine del mese, e nello stesso periodo verranno avviate le attività per la realizzazione del nuovo viadotto, tra cui le valutazioni tecniche e l’affidamento dei lavori.

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07 Marzo 2017, 19:18

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