15 Marzo 2011, 13:59
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“Bisogna trovare un giusto compromesso nell’imprenditoria della città. Io l’ho fatto. E’ inutile negare che alcune visite si ricevono in ditta. Tutti sappiamo chi sono. Loro mi chiedono lavori per qualche amico e io lo faccio. Per me l’importante è lavorare. Poi ovviamente applico un piccolo sconto o verso una provvigione al procacciatore d’affari. A me sta bene così”. A pronunciare la frase, finita sotto accusa, era stato l’imprenditore palermitano Natale Spinnato, proprietario dei capannoni della “Forni Spinnato”, andati a fuoco la scorsa settimana a Brancaccio.
Già sabato scorso, il presidente di Confindustria Palermo aveva definito gravissime le affermazioni di Spinnato e aveva assicurato che lunedì avrebbe convocato d’urgenza il comitato di presidenza per decidere se affidare la pratica ai probiviri e valutare quali sanzioni prendere a carico di Natale Spinnato.
Oggi la conferma, il consiglio si è riunito ieri e ha deferito il caso Spinnato alla valutazione dei probiviri. A loro, questa sera, la valutazione delle parole dell’imprenditore e le eventuali sanzioni, che potrebbero arrivare fino alla sospensione.
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15 Marzo 2011, 13:59