04 Ottobre 2014, 08:30
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CATANIA – Una trasferta difficile. Complicata. E non solo per le assenze, tante, che assillano i rossoazzurri. Per calarsi nella dura realtà della cadetteria occorre affrontare ogni singola sfida col coltello tra i denti e con umiltà. Ecco, allora, che Frosinone diventa un banco prova essenziale: che dirà quanto vale questo Catania reduce da quattro punti in due partite. Una mini-striscia positiva nella quale la mano di Sannino è stata incisiva. Non ci sono da fare calcoli: c’è essenzialmente da ripetere le buone prove di Crotone e del Massimino contro il Pescara. Essere più forti non solo degli avversari ma anche di infortuni e squalifiche che hanno decimato una formazione etnea che prova a recuperare una identità prima ancora che un gioco.
Senza Gyomber e Monzon appiedati dal giudice sportivo, mister Sannino ridisegna la retroguardia chiedendo a Spolli di stringere i denti. L’arcigno difensore argentino non è al meglio della condizione: il guaio muscolare rimediato domenica scorsa non è stato pienamente recuperato. Tuttavia, è emergenza piena: e Spolli sarà della partita. Con lui, al centro, Sauro. Peruzzi e Capuano (che torna a sinistra nel suo ruolo naturale) sulle fasce. Qualche dubbio c’e’ a centrocampo dove dovrebbe (condizionale d’obbligo) avere recuperato Chrapek chiamato a far coppia con Calello in mezzo. Martinho e Rosina a giostrare dietro Castro e Calaiò terminale offensivo più avanzato.
Di necessità, virtù e prima convocazione in vista della gara di campionato di oggi pomeriggio per Andrea Di Grazia, che indosserà la maglia numero 30. Questi gli atleti a disposizione di mister Sannino:
Portieri
26 Anania, 12 Ficara.
Difensori
24 Capuano, 28 Parisi, 2 Peruzzi, 15 Sauro, 3 Spolli.
Centrocampisti
16 Calello, 19 Castro, 20 Chrapek, 8 Escalante, 13 Garufi, 6 Martinho.
Attaccanti
29 Aveni, 9 Calaiò, 17 Çani, 30 Di Grazia, 11 Leto, 7 Marcelinho, 10 Rosina
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04 Ottobre 2014, 08:30