Il Catania sfodera i suoi artigli | Ma la strada è ancora in salita

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08 Dicembre 2014, 15:00

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CATANIA – Il Catania torna dalla sfida casalinga contro il Bologna con un solo punto in più in classifica ma tantissimi punti da sviscerare, sia in positivo che in negativo, per approcciare nel migliore dei modi al primo vero rush di questo campionato cadetto. Alla prima delle cinque partite in programma per il mese di dicembre, quello che sancisce la fine del girone d’andata e che conduce alla lunga sosta del mese di gennaio, la formazione etnea mette in mostra una prestazione a due facce, un po’ com’è accaduto in alcune delle ultime partite disputate da Calaiò e compagni. Come a Trapani, i rossoazzurri sono andati sotto di due gol e hanno mostrato quasi l’incapacità di tenere testa a una squadra tecnicamente non superiore, ma sicuramente più motivata, unita e soprattutto concentrata. Tutte doti che rendono decisamente più facile il raggiungimento di una vittoria, e che il Catania è riuscito a trovare nel secondo tempo soprattutto grazie a un cambio, che al tempo stesso era un segnale dato da Sannino sia ai suoi giocatori che agli avversari: l’ingresso di Chrapek lasciava intendere che il tecnico campano voleva giocarsi il tutto per tutto, l’uscita di Spolli era il segno che nessuno è intoccabile a Catania, nemmeno il capitano, specialmente se gioca male.

La reazione rabbiosa ma concreta del Catania poteva portare qualcosa di più del 2-2 finale, anche se negli ultimi minuti Frison è stato autore di una grande parata sul tap-in di un Acquafresca in versione deluxe. Coppola, che ha messo le mani anche sul rigore di Calaiò senza però riuscire ad evitare il gol del pareggio, è stato superlativo in più di un’occasione, sia nel primo che nel secondo tempo, e per una volta l’atteggiamento coraggioso di Sannino ha pagato i suoi frutti, visto che la rimonta ha avuto inizio da una giocata da grande centravanti di Edgar Cani: il centravanti albanese rappresentava la mossa a sorpresa del Catania, e la rete tutta potenza e opportunismo che ha restituito ossigeno alla squadra ed entusiasmo al pubblico del “Massimino”, che fino ad allora aveva rumoreggiato, ha pagato i giusti dividendi.

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Una gara che poteva terminare dunque con una sconfitta ma anche con una vittoria, e che sicuramente non risolve i problemi di un Catania che, classifica alla mano, è ancora più vicino alla zona playout (+3 sul tandem Crotone-Entella) che a quella playoff (-5 dall’Avellino). E anche il fattore campo, almeno nel pazzesco pomeriggio di sabato, è venuto meno, visto che è arrivato il primo pareggio dopo quattro vittorie consecutive. Sabato prossimo gli etnei saranno di scena su un difficile campo come quello del Livorno, squadre che attenterà al terzo posto, attualmente occupato proprio dal Bologna, nella sfida sul campo di un’altra squadra candidata ai playoff e attualmente in formissima come il Modena. E proprio i due giorni in più di recupero potrebbero consentire al Catania di presentarsi in maniera ottimale al match del “Picchi”, anche se le gare in trasferta non sono mai state foriere di buone notizie per la formazione di Sannino.

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08 Dicembre 2014, 15:00

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