Il centrosinistra punta sulle liste |I derby del Partito democratico - Live Sicilia

Il centrosinistra punta sulle liste |I derby del Partito democratico

New entry, ritorni e spostamenti tra gli alleati a sostegno di Micari. TUTTI I NOMI

PALERMO – La speranza è tutta lì. Nella forza delle liste. I big del Partito democratico, tra dichiarazioni pubbliche e conciliaboli privati, lo ripetono come un mantra. Liste forti per supportare la candidatura di Fabrizio Micari, che sconta un difetto di notorietà. Il centrosinistra “moderato” si è ricompattato tra molte fatiche sul rettore, perdendo per strada bersaniani e l’altra sinistra, quelli che l’hanno giurata a Matteo Renzi. Ora il lavoro riguarda le liste. Che saranno cinque quasi certamente. Con il Pd che rischia di finire cannibalizzato da ben tre liste che pescano in buona parte nel suo elettorato, ossia quella di Sicilia Futura, che si presenta con il Psi, quella del Megafono di Crocetta e Lumia e quella dei territori di Leoluca orlando dove potranno approdare sindaci piddini. A queste quattro, si aggiunge la lista centrista di Alfano e D’Alia.

I giochi per il listino sono ancora abbastanza indietro rispetto al centrodestra. Mentre sulle liste il lavoro è già parecchio avanti.

Le truppe del Pd

Il Partito democratico deve vedersela con una spietata concorrenza interna. A Palermo schiera gli uscenti Giuseppe Lupo, Pino Apprendi (subentrato in corso di legislatura, che però potrebbe finire in un’altra lista), Alice Anselmo (eletta nel listino allo scorso giro) e Antonello Cracolici, che sembrava intenzionato a lasciar posto ad altri della corrente e che invece last minute ha deciso di correre per l’ennesima volta. I renziani puntano su Giuseppe Biundo. Altro candidato di peso è Salvatore Lo Biundo, già sindaco di Partinico della corrente di Cracolici. Dovrebbe candidarsi Tonino Russo, del gruppo del ministro Martina. Papabile anche Toti Zuccaro, ex segretario Pd Monreale, che però dovrebbe con ogni probabilità correre nella lista dei territori di Orlando.

A Catania i big sono l’assessore Anthony Barbagallo, alter ego di Lupo in Areadem, e Luca Sammartino, uno dei neo-renziani di questa legislatura, area di cui fa parte anche Valeria Sudano. Non si ricandida Raffaele Nicotra. Altro renziano in corsa è l’uscente Gianfranco Vullo. La sinistra del partito punterà su Angelo Villari, area Cgil (se non finirà nella lista dei territori).

Ad Agrigento ci sarà l’uscente Giovanni Panepinto. A Messina si ricandida Pippo Laccoto dei renziani. Si parla di una possibile candidatura di Franco De Domenico, direttore generale dell’Università della città dello Stretto ma al momento è solo un’ipotesi. Altro papabile è Francesco Re, sindaco di Santo Stefano di Camastra. Potrebbe candidarsi anche l’ex assessore regionale e sindaco di Savoca Nino Bartolotta, in quota Areadem. A Trapani gli uscenti Baldo Gucciardi e Paolo Ruggirello. Anche Giacomo Tranchida, ex sindaco di Erice, potrebbe candidarsi, ma la sua collocazione potrebbe essere quella della Lista dei Territori. A Siracusa oltre all’uscente Bruno Marziano (area Orlando), il Pd schiera Paolo Amenta, già vicepresidente dell’Anci siciliana e già sindaco di Canicattini Bagni, in quota Areadem. Potrebbe essere in corsa anche Giovanni Cafeo per i renziani. Non si ricandiderà invece l’uscente Marika Cirone. Nel Nisseno, oltre all’uscente Giuseppe Arancio, dovrebbe essere in lista Annalisa Petitto, consigliere comunale. A Ragusa sfida tra i due uscenti Nello Dipasquale e Pippo Digiacomo. A Enna ci sarò l’uscente Mario Alloro, già crisafulliano ora renziano, e forse anche l’assessore regionale Luisa Lantieri.

La sfida di Sicilia Futura

Il movimento di Totò Cardinale farà fronte comune con i socialisti del Psi. Una lista che si presenta agguerrita e che vuole giocarsela con i “cugini” del Pd. Una novità potrebbe arrivare a Caltanissetta, dove i boatos danno in avvicinamento l’ex assessore regionale dei Centristi Gianluca Miccichè. A Trapani Sicilia Futura-Psi schiera il deputato uscente Nino Oddo, leader del Psi siciliano, l’ex sindaco di Alcamo Giacomo Scala e potrebbe esserci in corsa anche un rappresentante del movimento Liberi di Massimo Grillo. A Palermo gli uscenti sono ben tre: Giovanni Digiacinto, Edi Tamaio e Salvatore Lo Giudice. Sarà una bella sfida. Ad Agrigento, oltre ai due uscenti Michele Cimino e Totò Cascio, mentre non ci sarà come scritto ina prima stesura dell’articolo Sabrina Turano, che fa sapere di non essere candidata. A Ragusa c’è il vicesegretario regionale dei socialisti Carmelo Di Quattro. A Messina l’uomo forte della lista è naturalmente l’uscente Peppe Picciolo.

Per i centristi partita della vita

Alla fine gli alfaniani, o quel che ne rimarrà, staranno da questa parte. La formalizzazione del sostegno a Fabrizio Micari sarà ufficializzata probabilmente domani. Alternativa popolare e i Centristi per la Sicilia di Gianpiero D’Alia metteranno su insieme una lista moderata. E per loro si tratta di una partita importante: qui in Sicilia, infatti, i moderati devono costruire un pezzo sostanzioso di quel tre per cento nazionale che servirà alle Politiche se, come sembra, ci sarà l’accordo col Pd di Renzi.

La lista non ha ancora un nome, un’ipotesi è “Sicilia Popolare”. Ma la dicitura potrebbe cambiare se come sembra ormai assodato convergeranno altri movimenti di centrosinistra come Italia dei valori, che contribuirà con alcun candidati. Tra gli uscenti alfaniani rimasti nel partito non si ricandiderà quasi certamente il capogruppo Nino D’Asero. A Palermo ci sarà Giuseppe Di Maggio di Ap (vicino a Dore Misuraca), i Centristi schiereranno un loro nome a cui si lavora in questi giorni. Pronto a candidarsi è Francesco Scarpinato, il più votato consigliere comunale di Palermo nella lista Pd-centristi. Marco Forzese, capogruppo centrista, si candida a Catania, dove correrà Giovanni La Magna, vicino a Giuseppe Castiglione. Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, che sarà nel listino, per il profilo che ha avuto in questa legislatura potrebbe andare nella lista del presidente, quella di Leoluca Orlando, ma potrebbe anche correre nella lista centrista. L’incognita riguarda l’uscente Nino Germanà, che potrebbe passare dall’altra parte. A Siracusa ci saranno Vincenzo Vinciullo (che andrà quasi certamente anche nel listino regionale) e Pippo Sorbello. A Caltanissetta invece si attende la decisione di Gianluca Miccichè, in bilico tra questa lista e quella di Cardinale.

Ancora Crocetta

Il governatore ha fatto un passo indietro a furor di popolo. Evitando la corsa solitaria ma non rinunciando a presentare proprie liste a sostegno di Micari. Alla faccia della discontinuità. Lui stesso ha detto che sarà capolista del suo Megafono in almeno tre province. E si candiderà anche Mariella Lo Bello, assessore regionale diventata braccio destro politico di Crocetta. Un papabile candidato nel Messinese è Francesco Calanna, già deputato regionale.

Orlando e i suoi sindaci

La lista “Arcipelago Sicilia”, quella “dei territori”, voluta da Leoluca Orlando, si candida a essere una sorta di lista del presidente e a trasformarsi in movimento politico. Ma con chi la metterà su il Professore? Un pezzo forte del movimento è il sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo, che però non può candidarsi. In quella provincia i nomi di cui si parla sono quelli di Marina Castiglione e Lorenzo La Rocca. A Palermo potrebbe correre il popolare ex sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello. Tra i possibili candidati anche Antonio Rini, giovane sindaco di Ventimiglia e poi Luigi Vallone, sindaco di Prizzi, Aurelio Scavone, storico esponente dell’orlandismo palermitano, Giulio Cusimano e probabilmente Fabrizio Ferrara. Potrebbe esserci anche l’uscente Totò Lentini, che però non ha ancora deciso al riguardo. A Enna si spera nel sindaco di Troina Enzo Venezia, corteggiato anche dal centrodestra. A Catania si parla con pezzi di Pd e sindaci. Ma la sorpresa potrebbe essere rappresentata da Pino Apprendi, uscente del Pd. Da definire oggi la collocazione in quota Coraggiosi Salvo Alotta, dopo l’adesione al centrosinistra del movimento di Ferrandelli, i cui candidati saranno distribuiti in più liste.

 


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