08 Giugno 2017, 08:30
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PALERMO – Le ultime curve da affrontare, almeno stando alle ultime indiscrezioni, e poi il tanto atteso traguardo del closing, con il passaggio di consegne fra Paul Baccaglini e Maurizio Zamparini al comando del Palermo, sarà raggiunto. Dieci giorni o ancora meno, secondo l’ormai ex presidente rosanero che negli ultimi giorni ha rassicurato l’ambiente e la tifoseria su una felice conclusione dell’acquisizione delle quote da parte dell’ex Iena all’interno di una replica alle voci che avrebbero voluto il club di viale del Fante in difficoltà debitorie (120 milioni la cifra poi ridimensionata a 40 dallo stesso patron, ndr), e poi sarà luce verde dunque per il Palermo di Baccaglini con l’istituto di credito londinese che in quanto advisor dell’operazione valuterà in maniera positiva la cifra messa sul piatto dalla nuova società rappresentata dal trader italo americano (intorno ai cento milioni) per l’acquisizione del cento per cento delle quote del club.
Sullo sfondo delle battute finali del closing però nè Zamparini, nè tantomeno Baccaglini, restano fermi ad aspettare e sono a lavoro per costruire la struttura del Palermo che dovrà affrontare, e nelle previsioni stravincere, il prossimo campionato di serie B. In tal senso, nonostante le condizioni dell’accordo preliminare vincoli l’ex presidente e l’aspirante numero uno a non poter sottoscrivere contratti prima che il closing sia effettivo, i due hanno già messo nel mirino dei profili adatti a coprire sia il ruolo di direttore sportivo (con l’ex dg dell’Empoli Marcello Carli già preallertato dallo stesso Baccaglini con un incontro avvenuto a Padova) che di allenatore, con il discorso relativo al ruolo di guida tecnica che nelle prossime ore potrebbe far registrare qualcosa di concreto.
Non è un mistero infatti che proprio Zamparini, che martedì sera ha incontrato il suo successore alla presidenza per discutere vicende di natura tecnica, abbia messo nel mirino un tecnico esperto del campionato cadetto come Marco Baroni del Benevento e che a quest’ultimo, impegnato fra l’altro questa sera nell’atto finale dei play off contro il Carpi pre giocarsi una storica promozione in A, voglia affiancare una figura altamente specializzata come quella rappresentata da Edy Reja. Il friulano, gradito anche a Baccaglini che già nella stagione in serie A appena conclusa lo aveva cercato per sostituire Lopez poi rimpiazzato da Bortoluzzi su consiglio di Francesco Guidolin, non avrebbe particolari problemi ad accettare un’offerta dunque da direttore tecnico potendo seguire passo passo un collega come Baroni che in B ha dimostrato già il suo valore (ricordiamo anche l’ottima stagione con il Virtus Lanciano proprio nell’anno dell’ultima promozione del Palermo in A, ndr) e che con l’ex Napoli e Lazio potrebbe completare un percorso di crescita che lo porterebbe alla piena maturazione proprio in Sicilia.
Da considerare c’è però l’attualità dato che Baroni con una vittoria stasera contro il Carpi al ‘Vigorito’, dopo il pari strappato in Emilia, farebbe la storia portando per la prima volta nella massima serie il Benevento. In quel caso il tecnico farebbe tutte le valutazioni del caso decidendo anche di continuare ad allenare i giallorossi anche l’anno prossimo sperando nel miracolo accaduto quest’anno ad esempio al Crotone. Il Palermo dunque ‘tifa’ Carpi questa sera anche se non è da scartare l’ipotesi che Baroni accetti comunque la destinazione siciliana, anche con il Benevento promosso, nel caso in cui la nuova proprietà gli presenti un progetto solido, immediatamente vincente in B e già pronto per un campionato competitivo anche nella massima serie. In alternativa al toscano restano in corsa le alternative Iachini, con una grandissima esperienza nel campionato cadetto, e Corini, che tornerebbe volentieri sulla panchina rosanero dopo la parentesi poco positiva di quest’anno.
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08 Giugno 2017, 08:30