19 Aprile 2017, 13:51
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BRONTE – È arrivato ieri pomeriggio nella Stazione dei Carabinieri di Bronte, dipendente dalla Compagnia di Randazzo, il Generale di Brigata Riccardo Galletta, Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia”. Una breve visita, la prima nel territorio brontese, che si concluderà oggi e che ha visto il Generale ospite del Comandante Luogotenente Giuseppe Amendolia. “Bronte è una tappa di un percorso molto lungo che mi porta a visitare tutti i Comandi dei Carabinieri sull’isola”. Un percorso impegnativo fatto di 413 Stazioni e 7 Tenenze, per un totale di 420 Comandi, ma che, nella parole che il Generale ha rilasciato a Live Sicilia Catania, “è un po’ la cifra distintiva dell’Arma. La capillarità sul territorio che si traduce in prossimità al cittadino e attività di controllo, di prevenzione e di repressione dei reati”.
Una visita ufficiosa che non ha avuto in calendario alcun altro incontro istituzionale. “Io vado a visitare i Comandi, è un modo per stare vicino al personale, per conoscerne le problematiche, i bisogni, valorizzarne l’attività, incoraggiarne l’operato, prendere atto dei risultati operativi conseguiti, verificare quali sono le progettualità in corso”. Una vicinanza ai propri uomini, dunque, per “recepirne le aspirazioni, i problemi e dare loro sprone”. E quella avuta dal reparto di Bronte, “impegnato in un territorio delicato, importante”, è stata “un’impressione oltremodo positiva”. “Ho visto un reparto sereno operoso ben guidato che ha voglia di fare, di fare bene”.
Un operato, quello dei militari, che come primo destinatario e giudice ha il cittadino. “Il carabiniere opera per la gente – ha detto il Comandante della Legione – quindi il cittadino è il primo destinatario del nostro servizio. Noi siamo pagati dai cittadini attraverso le tasse, quindi io dico sempre ai miei reparti ‘il nostro primo e più importante giudice è il cittadino, più ancora che i superiori’”. E nel ricordare l’attività portata avanti ogni giorno dai propri uomini, l’accento è anche a quella forma di sicurezza partecipata. “Il carabinieri deve fare, insieme alla altre forze di polizia, il proprio mestiere, però non si può più pensare a un cittadino che sia solamente destinatario del servizio degli operatori di polizia. Il cittadino deve partecipare anche alla sicurezza. Il cittadino vive sul suo territorio, vede osserva e deve contribuire per quello che può contribuire. Non si può più essere distaccati dal problema, perché essere distaccati vuol dire essere poi compartecipi di tutto ciò che non funziona”.
“Per noi è stato un grande motivo di soddisfazione e di vicinanza dell’Istituzione all’Arma di Bronte”. Così il Luogotenente Amendolia ha ringraziato per la visita il Generale di Brigata, con l’augurio “che questi momenti si possano ripetere”. Il confronto con i vertici, nelle parole del Comandante di Stazione, è infatti “importantissimo, in quanto ci dà lo stimolo sempre per continuare a fare ogni giorno meglio. E noi ce la stiamo mettendo tutta a Bronte”.
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19 Aprile 2017, 13:51