12 Giugno 2014, 10:07
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CATANIA. “Catania è domani. I colori del lavoro” è il tema del 16esimo Congresso territoriale della Uil di Catania, che si aprirà domani pomeriggio allo Sheraton di Aci Castello con la relazione del segretario uscente Angelo Mattone. La sala sarà caratterizzata dalle insegne di tutte le organizzazioni di categoria e delle strutture di servizio Uil: “Perché questo – spiega Mattone – non è solo il congresso della Camera sindacale, ma anche e soprattutto della Confederazione. Sono orgoglioso del Caf e dell’Ital, del no-Mobbing & no-Stalking, dell’Uniat, della Uil Pari Opportunità, della Uil Multietnie e dell’Adoc come delle ultime nate in casa Uil Catania, la Uil Tempo libero, la Uil Futuro, la Uil Vertenze, perché questi uffici con la professionalità e la carica umana di chi vi lavora costituiscono la nostra risposta quotidiana, concreta, a tutti quei catanesi che hanno voglia di cittadinanza, cioè di pratica declinazione di diritti, diversamente destinati a rimanere un vuoto contenitore di belle parole”. Angelo Mattone, che ricorderà le principali vertenze e le proposte sindacali per combattere la “desertificazione produttiva” del nostro territorio, dedicherà un capitolo alla “Palude Catania” indicando mafia, malaburocrazia e malapolitica come elementi di devastazione.
Il leader sindacale, che in diciotto anni ha portato l’organizzazione catanese da 17 mila a più di 43 mila iscritti, dedicherà anche un lungo passaggio all’evoluzione del modello-Uil: “Se non è accettabile che la Sicilia sprofondi, che povertà e disoccupazione diventino l’unico primato dell’Isola mentre istituzioni locali e nazionali stanno a guardare – afferma Angelo Mattone – noi dovremo avere il coraggio, la forza di cambiare, altrimenti ci cambieranno gli altri, come dice Carmelo Barbagallo. Si tratterà di mettere in rete, tra loro connesse, le istanze molteplici della Uil sul territorio comunale, provinciale, interprovinciale, regionale e infine nazionale. Se riflettete, questa idea di Barbagallo è il modello Uil Sicilia che lui, insieme ad alcuni di noi, elaborò e realizzò a metà degli anni Novanta per, poi, esportarla in Italia e promuoverla. È questo il sistema a rete – conclude Mattone – una straordinaria e semplice idea che trasformerà la Uil tutta da sindacato dei cittadini italiani in sindacato dei cittadini europei”.
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12 Giugno 2014, 10:07