02 Marzo 2020, 17:34
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PALERMO – La corsa alle primarie del Partito democratico siciliano entra nel vivo e all’avvio della competizione si accompagnano le contestazioni che in questo caso partono dal Agrigento. Ieri la commissione provinciale per il congresso ha raccolto le due candidature a segretario: quella di Simone Di Paola e quella di Giovanna Iacono. A verbale però sono state iscritti anche alcuni rilievi di Domenico Catuara, uno dei componenti della commissione, che ha denunciato l’aumento degli iscritti rispetto a quelli dichiarati all’indomani della chiusura delle iscrizioni on line concluse il sette gennaio. Gli iscritti sarebbero passati da 1351 a 1725.
La vicenda è stata subito denunciata dall’ex deputato regionale dem Giovanni Panepinto. “Da tesserato del Partito democratico – ha affermato Panepinto – provo nausea nel constatare che il commissario Losacco ha inserito tesserati, che non erano nell’elenco del 7 gennaio scorso, data ultima per il tesseramento. Sono state torturate – affonda l’ex parlamentare parlando della procedura d’iscrizione- tante persone perbene a stare su una complicata piattaforma on line e riprovare diverse volte per avere la tessera del Pd. Alla fine si è scoperta un’altra ” lista ” di tesserati fatti dopo la scadenza del 7 gennaio 2020″.
Sotto accusa di Panepinto va così la gestione commissariale guidata da Alberto Losacco. “Purtroppo – afferma l’ex deputato – , dopo il commissariamento e le elezioni di Zingaretti, non sono state ristabilite regole trasparenti e democratiche. Mi rammarico che Losacco sia stato al servizio di un progetto preciso fare il congresso dei Dem con la sola partecipazione della sinistra del Pd”.
Alla voce del ex deputato si sono aggiunti anche numerosi dirigenti del Pd agrigentino e amministratori locali che in una lettera indirizzata proprio ad Alberto Losacco hanno chiesto la sospensione del congresso “per consentire – così si legge nella nota – una serena verifica, alla presenza dei candidati o dei loro delegati dell’anagrafe degli iscritti e per scongiurare possibili esiti che potrebbero invalidare le elezioni dei segretari di circolo, del segretario provinciale e di quello regionale”.
Alberto Losacco però, si dice “sconcertato” dalle parole di Panepinto che “ben conosce – così afferma – il percorso che abbiamo fatto, anche assieme a lui,dato che ci siamo sentiti tante volte” Per il commissario del partito ha “voluto gridare alla truffa per motivi francamente difficili da comprendere, se non riconducibili all’assurda volontà di non celebrare il congresso lasciando il Pd di Agrigento nello stato di stallo in cui da tempo è stato fatto precipitare. Come ben sa Panepinto, lo statuto del Partito prevede che possano votare al congresso, oltre agli iscritti Pd, anche gli iscritti ai Giovani democratici”. Proprio le tessere di questi ultimi avrebbero fatto crescere il numero degli iscritti.
Il commissario del Pd siciliano ha, così approfondito l’analisi degli iscritti confrontandosi con l’organizzazione giovanile. E’ stato quindi definito un nuovo elenco dei giovani democratici, con adesione entro il 7 gennaio, in regola per far parte della platea congressuale del Pd Sicilia: si tratta di 165 giovani democratici. “Invierò oggi stesso al presidente della Commissione provinciale per il congresso – ha aggiunto Losacco – il nuovo elenco della platea congressuale, data dalla somma degli iscritti Pd e degli iscritti ai giovani democratici, che potrà partecipare al voto nei circoli della provincia di Agrigento. Il presidente è tenuto a far visionare l’elenco a tutti i componenti della Commissione”.
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02 Marzo 2020, 17:34