22 Marzo 2016, 15:35
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PALERMO – Ripartire da Palermo per rilanciare lo sport siciliano insieme a quello nazionale, guardando a quanto accadrà nei prossimi mesi. Le Olimpiadi di Rio e la candidatura di Roma per i Giochi del 2024 in primis, consci della necessità di un ammodernamento delle infrastrutture nell’epoca in cui un impianto sportivo può e deve essere casa dell’agonismo sette giorni su sette. Dopo aver toccato l’Expo di Milano, Torino e Cortina d’Ampezzo, il Consiglio Nazionale del CONI si è riunito per la prima volta a Palermo, nello splendido scenario di Villa Niscemi.
Presente anche il numero uno Giovanni Malagò, giunto nel capoluogo nella giornata di lunedì. A fare gli onori di casa il presidente del comitato olimpico regionale Sergio D’Antoni, che ha preso parte all’evento insieme ai rappresentanti regionali del Consiglio. Il primo pensiero non poteva che essere rivolto alle vittime degli attentati di Bruxelles: “Bruxelles è come la seconda casa per un cittadino europeo – afferma Malagò -. Il tema della sicurezza diventa sempre più importante. C’è da dare un segnale forte di vicinanza. Credo che a Rio per le Olimpiadi ci potranno essere altre problematiche, non queste al momento”.
Dopodiché spazio allo sport. La necessità di un progresso infrastrutturale come elemento per ripartire, anche se il talento può fiorire anche in mezzo alle difficoltà. Questo il pensiero di Malagò, il cui sguardo non può che essere rivolto al prossimo 11 settembre del 2017, data in cui verrà ufficializzata la scelta della sede per le Olimpiadi in programma nell’estate del 2024: “Stiamo pianificando una nuova era in cui lo sport deve essere centrale per la vita del Paese. Non c’è dubbio che alcune infrastrutture sono fondamentali per lo sport, ma molte discipline possono essere svolte anche in altri luoghi. Non credo che i campioni nascano soltanto dove ci sono grandi infrastrutture. I campioni nascono a prescindere. Questo non significa che non ci impegneremo al massimo per continuare il nostro percorso di ammodernamento e costruzione di nuove strutture. La candidatura di Roma? Una possibilità per fare qualcosa di diverso per il nostro Paese, per uscire fuori dai problemi che ci sono. Non ritengo corretto che ci sia un atteggiamento preventivo a prescindere dal progetto”.
Si parla anche di attualità. Tra i temi caldi, la guerra tra Fiba ed Euroleague. Una situazione che potrebbe mettere in serio imbarazzo la Federbasket, con Reggio Emilia, Trento e Sassari a rischio taglio. Malagò passa la palla alla Fip: “Abbiamo recepito la lettera della federazione sulla spaccatura. Il Coni rimette alla federazione il compito di valutare la situazione in base al regolamento. Noi facciamo parte di un ordinamento. Se una federazione internazionale fa capo al Cio non possiamo che rimetterci a quello che decide la federazione. Oggi Petrucci ha convocato un consiglio federale di urgenza. La giunta ha deciso di invitare la federazione italiana a valutare se l’operato della Lega di serie A si ponga in contrasto con i principi del regolamento internazionale”.
Infine un accenno all’assoluzione da parte del Tribunale sportivo di otto atleti italiani che erano stati deferiti per elusione dei controlli antidoping: “Sono contento per l’assoluzione dei ragazzi a cui avevo manifestato tutta la mia vicinanza – ammette Malagò -. Tutto è avvenuto nel rispetto della giustizia sportiva. Sono stati assolti da un tribunale che li ha valutati con procedure molto attente”.
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22 Marzo 2016, 15:35