Il Consiglio dà il via libera |alla nuova perimetrazione

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25 Ottobre 2013, 15:01

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CATANIA – Nuove regole per il Parco archeologico greco – romano. Ieri sera, il consiglio comunale ha infatti approvato, insieme alla delibera sull’adeguamento degli oneri di urbanizzazione e dei costi di costruzione, anche la riperimetrazione dell’area archeologica situata nel centro di Catania. Il documento era già stato trasmesso all’amministrazione comunale dalla  Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali etnea il 21 marzo del 2012, ma sulla prima proposta di istituzione di Parco archeologico il consiglio non si era pronunciato. Fino a ieri quando, nella nuova composizione, ha finalmente dato il via libera. Il tutto, dopo la pronuncia da parte dell’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’ldentità Siciliana che, nell’ambito del riassetto del sistema dei parchi archeologici regionali, ha confermato come istituibile quello greco – romano di Catania e dopo la predisposizione, da parte della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania, di una nuova proposta di istituzione e perimetrazione poi modificata su richiesta dell’amministrazione lo scorso 7 settembre.

Un passo salutato dall’assessore all’Urbanistica, Salvo Di Salvo, come fondamentale per ripristinare le regole in una delle zone più importanti della città. “Sulla perimetrazione del Parco Archeologico Greco Romano – afferma Di Salvo – si definiscono compiutamente gli ambiti territoriali di un’area in cui insistono siti archeologici di pregio da valorizzare , tali da renderli economicamente sostenibili, in sintonia con 1o sviluppo turistico di Catania”. La riperimetrazione, che costituisce variante agli strumenti urbanistici vigenti nel territorio, oltre a definire divieti e attività lecite, prevede la suddivisione del Parco in zona A e zona B, oltre un sito aggregato, ovvero l’Ipogeo di via Ipogeo.

Durante la stessa seduta di Consiglio, è stata inoltre approvata la delibera sull’adeguamento degli oneri di urbanizzazione e dei costi di costruzione,  presentata in aula dall’assessore Di Salvo, modificata da un emendamento della maggioranza. Questo, con primo firmatario il consigliere Agatino Lanzafame e sottoscritto da esponenti di tutta la maggioranza, prevede, l’esenzione dall’aumento dei costi di costruzione gli interventi di ristrutturazione su edifici residenziali mirati all’adeguamento antisismico e al miglioramento dell’efficienza energetica. L’esenzione è stata estesa anche alla ristrutturazione delle prime case. Ad aumentare saranno dunque gli oneri di urbanizzazione e i costi per nuove edificazione e interventi di ristrutturazione destinati a edifici con finalità commerciali (l’aliquota passa dall’1 all’1,5%) e immobili per uffici, studi professionali e banche (dall’1,5 al 2,25).

“Con le prescrizioni previste dall’emendamento – conclude Di Salvo – sarà possibile facilitare, con minori costi, l’adeguamento degli immobili con benefici per il comparto edile che vive una crisi occupazionale profonda. Inoltre, i costi di costruzione sono comunque notevolmente al di sotto delle aliquote previste in altri enti locali della Regione”.

 

 

 

 

 

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25 Ottobre 2013, 15:01

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