Il corteo contro il governo:| “Monti non è il benvenuto”

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27 Novembre 2012, 12:29

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PALERMO – Nuova giornata, vecchia protesta. Gli studenti dei licei palermitani si sono riuniti stamattina in piazza Diodoro Siculo, davanti Banca Nuova, per manifestare il loro dissenso proprio in presenza di Mario Monti, ma come già annunciato il presidente del Consiglio non ha presenziato all’inaugurazione del Rimed, il Centro per le biotecnologie e della ricerca biomedica. Poche le scuole presenti e nessun rappresentante Gesip, i ragazzi erano circa 300 all’inizio della protesta, con la presenza di qualche studente universitario, e il loro messaggio era univoco e forte: il governo nazionale non li rappresenta.

Filippo Parlatore, Regina Margherita, Ninni Cassarà, Ferrara: gli studenti di queste scuole hanno iniziato alle 10 un percorso da Banca Nuova, scendendo poi verso via Dante per continuare poi in direzione centro storico. Hanno le idee chiare sulla loro presenza e la loro protesta e l’assenza di Monti non ha agevolato marce indietro, sebbene loro stessi si aspettassero un’adesione più massiccia. “Monti non è qua perché ha paura di noi, sa che noi ragazzi questo governo non lo vogliamo”, ha dichiarato a LiveSicilia il rappresentante d’istituto del Regina Margherita, Federico Guzzo, che è anche rappresentante dell’Assemblea delle scuole palermitane in agitazione.

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Il presidente del Consiglio ha inviato in sua vece il ministro della Salute Renato Balduzzi, che ha sottolineato l’importanza di un centro come il Rimed nell’Isola, definendola una “grande opportunità non solo per la Sicilia ma per tutto il Mediterraneo”. Ma i ragazzi non credono che sia questa la strada giusta per la sanità in Italia “Monti non è venuto a Palermo per paura della nostra protesta”, ha continuato Guzzo “Ma inviando Balduzzi la sostanza non cambia: Balduzzi impone dei tagli alla sanità, seguendo i dettami della Bce. Chiunque del governo tecnico venga qua a Palermo non è il benvenuto, i ragazzi di Palermo vogliono un governo diverso per una società diversa”.

E intanto le scuole continuano ad essere occupate, tra assemblee e convegni, seminari su crisi e omofobia; è il rappresentante d’istituto del Filippo Parlatore, Francesco Morana, che sostiene fortemente l’occupazione: “Noi continueremo a protestare e a tenere le scuole occupate finché non avremo riscontri positivi la nostra protesta non cambierà, anzi, continueremo a oltranza”.

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27 Novembre 2012, 12:29

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