10 Settembre 2011, 08:41
1 min di lettura
(R.P.) Dice Giorgio Bongiovanni, bravo giornalista e direttore: “Cuffaro non può rappresentare la devozione del popolo siciliano alla Madonna”. E reclama la rimozione di una targa di cui ormai saprete tutto. Il punto è che Totò Cuffaro rappresenta ancora i siciliani e il loro modo di pensare, molto oltre quella targa, molto oltre le cose materiali. Ed è anche un problema. Colpi di scalpello a ogni siciliano per eliminare il cuffarista che è in lui?
Da laici, diremmo che l’errore è a monte, non a valle. Come può il presidente di una istituzione laica rivolgersi alla Vergine in nome di un intero popolo? Ma poi ha ragione chi dice che dovremmo rimuovere tutte le targhe. E sarebbe una spesa insostenibile. Totò Cuffaro ha fatto parte della storia siciliana. E’ meglio ricordarselo. E i segni del suo passaggio sono lì per questo.
Pubblicato il
10 Settembre 2011, 08:41