29 Luglio 2016, 17:37
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CATANIA. Un preziosissimo documento dell’antico splendore di Catania e al tempo stesso il testimone diretto della complessa storia di questa città, costantemente attraversata da grandi cambiamenti culturali e trasformazioni urbane, il teatro romano di Catania sorge sul fianco meridionale della collina di Montevergine al centro di un quartiere ricco di testimonianze archeologiche che rappresenta ancora oggi il cuore pulsante della città. L’edificio originario risale probabilmente ad età greca ma di esso si conservano solo pochi resti murari. Le ricerche dell’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ibam Cnr), condotte sul monumento, sono state focalizzate sulla fase architettonica più monumentale, quella di II-III sec. d.C., e hanno permesso di svelare, tra ipotesi e conferme, un volto inedito dell’antico edificio, nel momento di maggiore splendore.
Il lavoro, che rientra nell’ambito delle attività del progetto PON Smart Cities and Communities and Social Innovation “DiCeT”, realizzato dal laboratorio ITlab dell’Ibam coordinato da Francesco Gabellone, restituisce un prodotto fondamentale per lo sviluppo e la promozione culturale della città di Catania attraverso sistemi tecnologici innovativi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale.
Presentato in anteprima oggi in conferenza stampa al Comune di Catania, il prodotto è il risultato della già consolidata collaborazione tra l’Istituto catanese del Cnr con i principali attori territoriali quali il Comune, l’Assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana, la Soprintendenza per i beni culturali e ambientali e il Museo regionale interdisciplinare di Catania.
Presenti all’evento il sindaco del capoluogo etneo, Enzo Bianco, il direttore dell’Ibam Cnr Daniele Malfitana, l’onorevole Nino D’Asero su delega dell’assessore regionale ai beni culturali e all’identità siciliana, Carlo Vermiglio, l’assessore alla bellezza condivisa e turismo, Orazio Licandro, la soprintendente per i beni culturali e ambientali di Catania, Mirella Patanè, la dirigente del Museo interdisciplinare regionale di Catania, Maria Costanza Lentini e i ricercatori dell’Ibam, Giuseppe Cacciaguerra e Claudia Pantellaro.
“Un’altra importante tappa è stata raggiunta, afferma il Direttore dell’Ibam, Daniele Malfitana. Il mosaico ‘culturale’ e ‘virtuale’ della nostra città si compone ora di un’altra tessera. Oltre un anno di lavoro sul campo, uno studio in laboratorio mettendo insieme archeologi, architetti, ingegneri, informatici, grafici e esperti di comunicazione per realizzare un docu-video che sintetizza la storia di un altro monumento chiave della nostra città. Anche questa è la missione di un Istituto del Cnr che produce ricerca a vantaggio della società e della città.”
In esclusiva, il docu-video del teatro romano di Catania, dal mese di settembre, sarà fruibile al grande pubblico presso i locali del Catania Living Lab di via Manzoni 91d.
Seguendo il modello già ampiamente sperimentato, con ottimi risultati, per la visione del docu-video della ricostruzione virtuale dell’Anfiteatro romano di Catania, un team di esperti e ricercatori dell’Istituto catanese guiderà, attraverso uno specifico percorso, alla visione del docu-video facendo così vivere un’esperienza culturale innovativa alla scoperta della città di Catania.
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29 Luglio 2016, 17:37