27 Gennaio 2014, 13:14
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CATANIA – “Siamo pronti anche a portare diecimila non vedenti a Palermo per cercare di far capire al Commissario dello Stato le drammatiche conseguenze provocate dal blocco della legge regionale che dovrebbe garantirci i fondi per l’assistenza di quasi 40 mila non vedenti, 120 mila ipovedenti e quasi 500 pluriminorati”. Lo afferma il presidente regionale dell’Unione italiana ciechi (Uic), Giuseppe Castronovo, rilanciando l’allarme per “quel che sta accadendo e rischia di accadere ancora più drammaticamente nelle prossime settimane in Sicilia, dopo che il Commissario dello Stato a Palermo ha cassato dalla Finanziaria anche la legge con cui il governo Crocetta intendeva assicurare ai tre enti i contributi necessari per portare avanti le varie attività”.
“Non è possibile sostenere che tutti i disabili sono uguali – sottolinea Castronovo – perché anche l’Organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto che i non vedenti sono i disabili che presentano i deficit e le difficoltà maggiori. Per questo chiediamo al Commissario di produrre uno sforzo straordinario nel riesaminare la nostra posizione: se non riceveremo al più presto le risorse, infatti, saremo costretti a sospendere l’assistenza socio-sanitaria, la pubblicazione e l’assegnazione di volumi Braille, le visite specialistiche e di prevenzione, oltre all’addestramento dei cani da accompagnamento. Se ciò non dovesse avvenire – annuncia il presidente dell’Uic Sicilia -ci vedremmo costretti a manifestare in maniera clamorosa a Palermo, ripetendo anche lo sciopero della fame già attuato nelle settimane scorse per sensibilizzare il governo Crocetta e l’Ars per trovare una soluzione al finanziamento delle nostre attività. Essenziali per garantire una vita quanto più normale possibile ai nostri non vedenti”.
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27 Gennaio 2014, 13:14