Il duplice delitto Vecchio-Rovetta |Udienza camerale davanti al Gip

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20 Settembre 2017, 18:51

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CATANIA – Il delitto degli imprenditori Alessandro Rovetta e Francesco Vecchio, rispettivamente amministratore delegato e direttore del personale delle Acciaierie Megara, avvenuto nel 1990 è rimasto un caso irrisolto. Non esiste una verità processuale. E la Procura, adesso, dopo l’apertura di un’inchiesta nel 2008 voluta fortemente dai familiari delle due vittime chiede al Gip l’archiviazione del fascicolo. Non ci sarebbero gli elementi per “esercitare l’azione penale”. Di questo omicidio parlano diversi collaboratori di giustizia tra cui Giuseppe Ferone, l’assassino di Concetta Minniti, la moglie del padrino Benedetto Santapaola. Ferone fornisce la pista degli “Sciuto”, ma ci sono altri collaboratori di giustizia come Maurizio Avola che aprono scenari interni alla famiglia Santapaola-Ercolano. Gli avvocati delle famiglie Rovetta e Vecchio si sono opposte alla richiesta di archiviazione della Procura chiedendo di disporre un’indagine integrativa. L’avvocato Angelo Mangione nell’opposizione depositata sviscera i diversi scenari ancora da scandagliare e fornisce anche un dettagliato elenco di collaboratori di giustizia, anche ex appartenenti alla cupola palermitana, da esaminare per poter determinare un forte apparato probatorio da portare davanti a un Tribunale. Questa mattina si è svolta l’udienza camerale davanti al Presidente dell’Ufficio Gip Nunzio Sarpietro  che dopo aver ascoltato le parti si è riservato di decidere.

 

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20 Settembre 2017, 18:51

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