Il falso marinaio e il gioielliere| Corso Calatafimi, truffe in agguato

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08 Aprile 2017, 19:03

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PALERMO – Si è resa conto troppo tardi essere stata vittima di una truffa. Quelle che aveva tra le mani non erano pietre preziose, ma vere e proprie patacche. Non valevano nulla, eppure per averle aveva sborsato duemila euro. E’ una delle anziane finite nel mirino dei truffatori dei diamanti a Palermo: tre uomini che, con fare sicuro, mettono a segno i propri colpi da un capo all’altro della città.

Una delle zone più bersagliate, nelle ultime settimane, sarebbe quella di corso Calatafimi. E’ da lì che ultimamente decine di segnalazioni giungono alle forze dell’ordine, soprattutto da pensionati e donne sole. I tre fingono di essere di passaggio e mettono in scena la commedia con ruoli e piani ben definiti. Uno si finge marinaio – quasi sempre si spaccia per uno spagnolo – l’altro si presenta come traduttore, il terzo come un esperto gioielliere.

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Un raggiro in cui ad avere la peggio è nella maggior parte dei casi un anziano convinto di fare l’affare della vita. I tre, infatti, riescono a persuadere la vittima al punto da convincerla di trovarsi davanti ad un’occasione irripetibile. Quei fondi di bottiglia colorati diventano così improvvisamente preziosi, dal valore di almeno 15 mila euro. Prende campo l’entusiasmo, la voglia di non lasciarsi sfuggire l’opportunità. E quando sopraggiunge la consapevolezza dell’inganno, è già troppo tardi.

E’ già successo in via Malaspina, via Serradifalco, via Notarbartolo, via Leonardo da Vinci. E i tre continuano a provarci tra le vie Lenin Mancuso, Domenico Russo, Cesare Terranova. Gli anziani della zona vivono nell’incubo: nel quartiere si è già sparsa la voce di dover fare attenzione. L’identikit dei tre uomini corrisponde a quello dei truffatori già entrati in azione negli scorsi mesi. Il più giovane – il finto marinaio che dice di dover vendere i brillanti prima di partire – indossa un abito bianco, ha i capelli chiari e finge un accento spagnolo. Gli altri due uomini indossano giacche scure, cravatte ed occhiali da sole. Sono gli abiti dell’inganno, quelli per dare vita ad un copione conosciuto da anni, ma mai abbastanza.

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08 Aprile 2017, 19:03

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