01 Aprile 2014, 19:33
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PALERMO – Sette anni dopo l’accusa arriva l’assoluzione. Maria Brisciana, dirigente dell’assessorato regionale alle Attività produttive, è stata assolta dall’accusa di falso ideologico che nel 2006 le fu rivolta dalla Procura di Sciacca: la dirigente aveva rilasciato la certificazione – che l’accusa in un primo momento ritenne essere non veritiera – che permise ad Alfredo Ambrosetti di diventare direttore generale dell’Ircac. Ieri, però, è arrivata l’assoluzione con la formula “il fatto non sussiste”: a richiederla era stato lo stesso pm Sergio Spallino, che al termine del processo aveva accertato l’insussistenza della vicenda. “Durante il dibattimento – spiega Giovanna Craparo, l’avvocato che ha assistito Maria Brisciana – sono emersi tre fatti. Innanzitutto Ambrosetti e Brisciana non si conoscevano. In secondo luogo il certificato non ha avuto alcun ruolo nella nomina e infine, in quel momento la natura giuridica delle Terme di Sciacca era di ente pubblico economico, come la mia cliente aveva scritto”. Con Brisciana, il giudice monocratico Paolo Giovanni Bono ha assolto anche Ambrosetti.
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01 Aprile 2014, 19:33