Il furto "chiavi in mano"| Tre topi d'appartamento in arresto - Live Sicilia

Il furto “chiavi in mano”| Tre topi d’appartamento in arresto

In tre hanno tentato di fare irruzione in un'abitazione, aprendo cancelli e porta d'ingresso con una copia delle chiavi originali. L'esperto spiega che il calco, spesso, viene effettuato dalla serratura. In manette Josef Vacek, 37 anni; David Petrovichi, 42 anni e David Vacek, 27 (nella foto).

PALERMO – Momenti di paura in via Bernini, dove in tre hanno tentato di fare irruzione all’interno di un’abitazione del residence che si trova in via Bernini: avevano le chiavi. Nessun danneggiamento a porte o finestre, non hanno scassinato nulla. Volevano accedere indisturbati nell’appartamento, abitata da una coppia di marito e moglie. Poi, probabilmente, avrebbero passato al setaccio tutte le stanze alla ricerca di qualcosa di prezioso e l’ennesimo furto in appartamento in città sarebbe stato messo a segno. Il loro colpo è però andato in fumo: nonostante fossero entrati in possesso del mazzo di chiavi, risultato essere una copia perfetta di quello originale, i tre malviventi hanno dovuto darsi alla fuga perché i proprietari dell’appartamento di trovavano in casa. Marito e moglie si sono infatti accorti che qualcuno stava tentando di entrare ed hanno cominciato a fare rumore, di fronte al quale i tre uomini sono scappati.

Sono stati fermati dalla polizia mentre provavano a fuggire a bordo della propria auto: Josef Vacek, 37 anni, David Petrovichi, 42 anni e David Vacek, di 27, due cechi ed un lituano, sono così stati arrestati per tentato furto in appartamento. Ma come hanno fatto ad entrare in possesso di una copia delle chiavi? I due coniugi hanno raccontato alla polizia di non averli mai visti, di non avere mai avuto a che fare con i tre, nemmeno per questioni lavorative e che nessuno di loro è mai entrato in casa loro per opere di manutenzione o interventi di riparazione. Sono queste, infatti, le occasioni in cui i “ganci” riescono spesso a fare avere ai malviventi il calco delle chiavi di un appartamento.

“Purtroppo mi è già capitato due volte – dice il titolare di una ferramenta in cui si effettua il servizio di duplicazione chiavi – che qualcuno mi abbia chiesto di cambiare la serratura perché la propria abitazione è stata svaligiata. Spesso c’è il dubbio che le proprie chiavi siano state copiate, perché non ci sono segni di effrazione. Ci sono dei segnali, tra l’altro, che rendono abbastanza chiaro il tentativo di furto dei malviventi. Ad esempio – spiega –  se vengono trovate tracce di sostanze che somigliano alla plastilina  o ad altre sostanze oleose, bisogna preoccuparsi. Questo, infatti, vuol dire che qualcuno ha fatto lo stampo della serratura”.

In questo caso, quindi, non sarebbe necessario entrare in possesso della chiave orignale: “Sì – aggiunge – perché attraverso il foro della chiave viene introdotta una cera particolare che si solidifica dubito dopo essere stata mescolata con uno speciale catalizzatore. Questa fase – precisa – viene preceduta dall’introduzione nei meccanismi di un lubrificante a base di silicone che permette di non fare aderire la cera dello stampo con le parti interne della serratura”. Insomma, i segnali di ‘interesse’ di uno scassinatore potrebbero essere evidenti alla vittima, che potrebbe anche notare una particolare ed insolita scorrevolezza della serratura: in questo caso vorrebbe dire che è stata manomessa”.

Il risultato di questa procedura, come spiega il titolare dell’attività che si trova nel centro storico, è “che si ottiene un vero e proprio stampo, tramite il quale, un esperto, può essere in grado di procedere alla costruzione artigianale di una copia della chiave che, se non è precisa all’originale, avrà delle piccole differenze che possono essere corrette con dei colpetti di lima al momento dell’uso. Quello che consiglio – conclude – è una maggiore attenzione a tutti i cittadini, specie nei periodi in cui si allontanano da casa e non possono fare nulla per avvisare in tempo le forze dell’ordine”.


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