09 Dicembre 2017, 07:01
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CALTAGIRONE. Un ritrovamento raccapricciante quello di ieri pomeriggio per gli uomini del comando Compagnia carabinieri di Caltagirone.
A seguito di una segnalazione, raggiunto il posto indicato, una pineta a ridosso della zona artigianale di Contrada Regalsemi, si sono trovati innanzi ad un uomo, di età compresa fra i 40 e 50 anni, ucciso e barbaramente mutilato. La zona al confine con il quartiere Semini e l’uscita di Caltagirone in direzione Grammichele, è abitata solo parzialmente ma sebbene la palificazione dell’illuminazione pubblica ci sia, la stessa non funziona; motivo per il quale molto spesso in quella zona vengono gettati immondizia di ogni genere e rifiuti speciali. Area che è anche meta di coppiette che cercano privacy a bordo delle loro auto.
L’uomo, ad un primo esame, presentava numerose costole rotte.
Il cadavere è stato rinvenuto senza la testa la spalla destra e il braccio destro, mentre sul lato sinistro è stata asportata la mano.
Un modo barbaro e crudele che ha fatto interrogare gli inquirenti sulla possibilità che l’autore dell’efferato omicidio non volesse, una volta ritrovato il cadavere, permettere un facile riconoscimento della salma.
Il reparto investigativo dei Carabinieri sta vagliando ogni segnalazione di scomparsa sul territorio siciliano ma la possibilità che il cadavere appartenga ad uno straniero non facilita le ricerche.
L’uomo adagiato sull’erba sotto degli alberi era vestito con un paio di scarpe antinfortunistiche, un paio di pantaloni verdi, un maglione blu ed una giacca smanicata mimetica. Un abbigliamento sembrerebbe da lavoro che da indiscrezioni riporterebbe marchi stranieri compatibili con una provenienza rumena.
Non è da escludere che il corpo sia stato trasportato e lasciato lì solo dopo l’omicidio e le terribili mutilazioni. Nei luoghi del ritrovamento non sembrerebbero esserci segni evidenti di una colluttazione, nessun mezzo abbandonato. Il corpo dunque sarebbe stato mutilato prima del trasporto e solo dopo abbandonato in quella zona.
La morte secondo gli inquirenti sarebbe sopravvenuta fra le 12 e le 16 di giorno 7 Dicembre.
Sul movente in atto non ci sono piste privilegiate. Da una parte si indagherebbe seguendo la pista del delitto maturato a seguito di diverbio, anche fra connazionali, dall’altra però non si tralascia l’ipotesi che, l’uomo possa appartenere a nuove leve della criminalità organizzata locale che sfrutta, sempre di più, manovalanza straniera nella coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti. Saranno le prossime ore e i primi risultati effettuati sulla scena del crimine a fornire maggiori indizi agli investigatori.
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09 Dicembre 2017, 07:01